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Nel dibattito sull'“ecotassa bonus malus” in discussione tra Governo e parti interessate diventa centrale la questione del reddito per evitare che la misura favorisca soltanto quelli più alti escludendo le fasce che guadagnano meno.
A tal proposito l'Aci ha avanzato una proposta che punta ad incentivare anche l'usato più recente: «La proposta di Aci, con l’obiettivo di contribuire a ridurre significativamente e in tempi brevi l’impatto inquinante della mobilità, è di introdurre incentivi per sostituire una vettura vecchia con un usato più recente (da Euro 4 in poi), più sicuro e meno inquinante, favorendo chi non si può permettere una nuova auto. L’incentivo usato su usato, anche tra privati, non solo ridurrebbe drasticamente gas serra e inquinanti, ma ridurrebbe anche il totale del troppo vasto parco auto italiano».
«Bisogna evidenziare come il balzo positivo tecnologico sia avvenuto già a partire dagli Euro 4. Queste motorizzazioni infatti, emettono la metà degli inquinanti rispetto agli Euro 3, che - a loro volta - in confronto agli Euro 6, ne emettono addirittura il 130% in più. In termini di sicurezza poi, un veicolo Euro 3 (che ha dai 13 ai 18 anni di vita) aumenta di 5 volte il rischio di lesioni gravi o morte, in caso di incidente, rispetto alle ultime Euro 6», argomenta l'Automobile Club d'Italia.
Perché a partire da Euro 4? «Bisogna evidenziare come il balzo positivo tecnologico sia avvenuto già a partire dagli Euro 4. Queste motorizzazioni infatti, emettono la metà degli inquinanti rispetto agli Euro 3, che - a loro volta - in confronto agli Euro 6, ne emettono addirittura il 130% in più», spiega l'Aci.
Anche Legambiente si è detta favorevole alla misura, ma con qualche riserva: «L’applicazione proposta dal Governo con questo emendamento potrebbe non avere gli effetti desiderati e non favorire la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni, perché non tiene conto di un criterio sociale. Per questo per l’associazione ambientalista chiede che si modifichi e migliori il testo, centrando gli incentivi sulle emissioni, introducendo un criterio sociale per cui si fa pagare meno a chi ha un reddito più basso e prevedendo un bonus rottamazione che premi chi rottama le vecchie auto inquinanti come ad esempio i diesel, anche senza l’acquisto di nuove per ridurre il parco circolante nel nostro Paese», sostiene in una nota l'associazione ecologista.