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Quando si parla di auto elettriche uno dei fattori chiave da tenere in considerazione è la velocità con cui le batterie del veicolo si ricaricano. La diffusione di caricatori sempre più potenti permetterà ai possessori di EV di passare meno tempo alle colonnine, riducendo le attese per accumulare autonomia sufficiente per proseguire nel proprio intinerario.
Una svolta a cui potrebbe contribuire l'annuncio a sorpresa di Tesla che ha deciso di "aprire" il suo connettore di ricarica a tutti i modelli a batteria con l'obiettivo di farlo diventare il nuovo standard per il mercato statunitense. Il costruttore americano specifica che è in grado di supportare fino a 1.000 Volt e 900 Ampere.
Tali valori, se confermati, indicherebbero che il nuovo NACS (North American Charging Standard) possa raggiungere la potenza complessiva di 900 kW, superiore di oltre tre volte rispetto all'attuale capacità massima delle più recenti stazioni Supercharger.
Sul blog dell'azienda viene confermato come il prossimo connettore sarà il doppio più potente dello standard CCS che punta a sostituire, così come dovrebbe funzionare sia a 500 sia a 1.000 Volt in modo interoperabile.
L'arrivo del NACS suggerisce che Tesla potrebbe essere finalmente pronta ad adottare le batterie a 800 volt nei prossimi veicoli elettrici, forse già a partire dal tanto atteso Cybertruck.