Guai e Risarcimenti a clienti per Tesla, Update errato riduce l’autonomia [13.000 € a ogni Model S e Model X]

Guai e Risarcimenti a clienti per Tesla, Update errato riduce l’autonomia [13.000 € a ogni Model S e Model X]
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In Norvegia, regno europeo degli EV dove Tesla si è ampiamente diffusa, un tribunale obbliga la Casa americana a risarcire con ben 13.000 euro ogni cliente la cui Model S o Model X è afflitta dal baco software che “frena” tempi ricarica e prestazioni delle batterie. Stessa cosa potrebbe avvenire in Danimarca
25 maggio 2021

“Ecco i primi guai delle auto elettriche. Tra poco scoppia la bomba e ciao glorie per Elon Musk”. Qualcuno sorride ed esagera, tra i rivali nel mondo auto che remano contro i BEV. In effetti però la noia sulle Tesla esiste e si sta diffondendo in Scandinavia un piccolo fronte anti-Tesla.

Affligge alcune, poche invero, auto di Elon Musk vendute in Nord Europa, ma il caso è forte mediaticamente: Elon Musk che addirittura risarcisce lautamente i propri clienti in Norvegia e se ne vede contro altri in Danimarca. Il motivo è che uno degli aggiornamenti scaricato sulle Model S e Model X è stato accusato e poi incolpato di “togliere” fino a 50 km di autonomia. Sono circa una trentina al momento, pare, le vetture con batteria da 85 kWh che per via di aggiornamenti on-the-air del 2019 (16.1 e 16.2) si sono trovate con quei 20/50 chilometri in meno di range effettivo ed un rallentamento nei tempi ricarica alle stazioni Supercharger (altro fatto non da poco, per un’auto elettrica prestazionale).

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Batterygate Tesla?

La questione meriterebbe un approfondimento, tecnico. Pare infatti che questi esiti fossero da software atto preservare alcune batterie, a rischio di stress negli anni, ma non è dato sapere molto di più. Al contrario trova eco globale il fatto che una trentina di possessori Tesla Model S e Model X sono riusciti a ottenere un riconoscimento legale con tanto di risarcimento: 136.000 corone, circa 13.000 euro. Altre Tesla sono coinvolte e potranno farsi sentire? Oppure la Casa farà appello (entro giugno) e gestirà facilmente ogni cosa, sempre via software?

Non è un battery-gate ma la vicenda potrebbe evolversi e pesare non poco, se invece di 30 diventassero tutte e 10.000 le Tesla norvegesi coinvolte. Per lo stesso motivo, anche in Danimarca si sta sollevando una piccola class-action contro Tesla e qualcuno punta il dito contro la rincorsa alle prestazioni delle auto elettriche. Le cui batterie in strada invecchiano presto se molto sfruttate, mentre in concessionaria escono e sono promossi modelli più prestazionali.

Da Moto.it

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