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Basteranno i 2,5 miliardi di dollari resi disponibili per il progetto Waymo a dare la spinta definitiva allo sviluppo della vettura guida autonoma?
Finora, all’interno degli altri comparti dell’azienda californiana, quello legato alla mobilità del futuro prossimo venturo è stato sempre considerato una sorta di buco nero, nel quale precipitano ingenti capitali senza che in cambio arrivino soluzioni utilizzabili commercialmente.
Il contesto, inoltre, non aiuta, visto che Google corre da sola, mentre gli altri uniscono le forze: lo scorso anno, la divisione di auto autonome di Uber si è unita con Aurora, General Motors con la sua Cruise ha acquistato Voyage e Level 5 di Lyft è inglobata in una divisione Toyota.
Non che a Google manchino dollari, ma ovviamente a nessuno piace sprecarli: ecco quindi che la notizia dell’ultimo finanziamento di 2,5 miliardi di dollari appare, appunto, anche come ultimo nel senso di definito: o Waymo dimostra di essere capace di competere con altre aziende che stanno sviluppando la guida autonoma, o è meglio chiuderla qui.