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La Germania dice addio alle centrali elettriche a carbone e lignite: nella notte è stato approvato dal parlamento federale e dai Laender in cui si trovano la maggior parte degli impianti il piano che da qui al 2038 al massimo porterà alla decarbonizzazione della Germania.
Le centrali energetiche più vecchie saranno chiuse già a partire dal 2020, secondo quanto annunciato dalla ministra dell'Ambiente Svenja Schulze.
Il ministro delle finanze, Olaf Scholz, ha annunciato inoltre un piano miliardario di risarcimento per i gestori colpiti: per quelli dell'ovest sono previsti 2,6 miliardi di euro, per quelli delle centrali dell'est, 1,7 miliardi.
La Germania ad oggi è il principale produttore di energia da energie rinnovabili, con una quota del 40% sul totale di energia prodotta, ma ammonta a quasi altrettanto la produzione da fonti fossili che ne fa il primo paese della UE per lo sfruttamento di tali fonti.
L’Italia ha già previsto una data per l’uscita dal carbone entro il 2025.