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Si accendono le luci della notte di Diriyah sulla Formula E nell’E-Prix delle rimonte. A vincere è stato Pascal Wehrlein su Porsche, riuscito a tenere dietro la scalpitante Andretti di Dennis e la Jaguar di Bird. Solo quarto il poleman Buemi, costretto a festeggiare mestamente la sua 100° presenza in Fe, risultato conseguito insieme a Vergne e Bird.
Come da tradizione a Diriyah, anche questa gara si apre con una Safety Car. Il suo ingresso è dovuto all’incidente di Evans, un errore che è costato caro non solo al neozelandese ma a tutte le monoposto che gli erano attaccate. Buemi era partito bene, lanciando la sua Envision a tutta velocità ma ha dovuto arrendersi alla Jaguar di Bird. L’inglese ha dapprima superato Hughes e poi ha effettuato un sorpasso relativamente facile sullo svizzero durante il giro 7. Nessuna sorpresa, perché chi segue la Formula E ha memoria della bravura del pilota della Jaguar su questa pista, la “sua”, come d’altronde aveva già fatto intuire anche durante le prove libere 2, in cui si è dimostrato il più veloce, e durante le qualifiche, in cui non solo è andato a podio ma ha anche concluso la sessione del suo Gruppo come primo.
I veri eroi di questo E-Prix, tuttavia, sono il vincitore ed il secondo classificato. Sia Wehrlein che Dennis, infatti, hanno effettuato una rimonta incredibile, arrivando primo il pilota della Porsche dopo essere partito nono, e secondo Dennis sulla sua Andretti partendo dalla tredicesima piazza. Bird può ritenersi soddisfatto del suo podio, considerando che stava perdendo velocità ed il suo team ha dovuto chiedergli di risparmiare energia nello “snake”. Per “serpente”, s’intende la dura serie di curve che si susseguono l’un l’altra vorticosamente ed in cui non si può sorpassare.
Buon risultato anche quello di Rast, capace di riscattare lo scorso E-Prix portando la sua McLaren in quinta posizione dopo Buemi.
La parte deludente di questa giornata è Maserati, fuori con Mortara. Il risultato appare ancora meno gratificante se si pensa che questo circuito si adatta benissimo alle caratteristiche del pilota. Il motivo di tanta fatica? Maserati fatica a liberare il suo potenziale, non ancora espresso appieno, perché il primo team italiano della Formula E non riesce a far entrare le gomme nella finestra d’utilizzo, sorte condivisa con DS.
Il weekend però è ancora lungo, e domattina si ricomincia da zero. E si prospetta un programma ancora più avvincente, poiché gli eventi di oggi avranno spazzato via lo strato di sabbia che rende difficoltoso correre su una pista situata nel deserto.