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l viaggio della Formula E prosegue con il doppio appuntamento di Berlino, rispettivamente nono e decimo round della Season 10. Ad ospitate questo double header è il circuito dell’aeroporto di Tempelhof, appositamente modificato per adattarsi alla potenza delle GEN3. Ma il layout rivisitato non è l’unica novità del weekend. Infatti, molti team sono stati costretti a dei cambi di sedile dovuti alla concomitanza delle gare di Berlino con la 6 Ore di Spa-Francorchamps, terzo appuntamento del FIA WEC.
In ABT Cupra in pista c’è Kelvin van der Linde dato che il titolare Nico Müller è impegnato in Belgio con Peugeot. Entrambi i piloti Envision, Sebastien Buemi e Robin Frijns, impegnati rispettivamente con Toyota Gazoo Racing e BMW M Team WRT, hanno lasciato le loro monoposto Paul Aron e Joel Eriksson, mentre Nyck De Vries, anche lui con Toyota, ha affidato la sua Mahindra a Jordan King; mentre, NEOM Mclaren ha puntato nuovamente su Taylor Barnard in seguito all’infortunio avuto da Sam Bird durante le libere di Montecarlo. Altri piloti, come Stoffel Vandoorne e Jean-Eric Vergne di DS Penske, Norman Nato di Andretti ed Edoardo Mortara di Mahindra, hanno preferito prendere parte agli E-Prix di Berlino.
A conquistare il decimo round della Season 1° è stato Antonio Felix Da Costa. Anche nella gara di oggi l’imprevisto è stato dietro l’angolo con duelli molto combattuti, anche se con meno contatti rispetti a Gara 1. Sicuramente, a ridurre, gli incidenti è stata anche la durata minore di solamente 38 giri, a differenza ai 40 del primo appuntamento dell’E-Prix di Berlino 2024. Ad aiutare i team è stata anche la maggiore consapevolezza sulla gestione dell’energia delle vetture della GEN3 in quanto il tracciato è stato modificato rispetto allo scorso anno. Il pilota di Porsche, scattato dalla secima casella di partenza, già nella prima parte è riuscito a rimontare fino alle prime posizioni per poi trovarsi al comando sul finale, grazie soprattutto alla miglior gestione della batteria, permettendogli così di costruire un vantaggio sui diretti avversari.
A influire è stata anche la neutralizzazione dovuta alla Safety Car scesa in pista al 25esimo giro per il contatto tra Norman Nato e Sacha Fenestraz in curva 4. Per questa azione, il pilota della Andretti Global ha ricevuto una penalità di 10 secondi per aver spinto la Nissan di Fenestraz nel muro. Il periodo alle spalle della SC ha permesso a Da Costa di sfruttare la strategia. Alla bandiera verde cha la ripresa della gara al 31esimo giro, Mitch Evans ha conquistato la leadership ma con ancora l’Attack Mode da attivare, con il pilota Porsche e Nick Cassidy alle spalle.
I piloti della Jaguar hanno cercato di riutilizzare la tattica strategica che gli ha permesso di finire con una doppietta lo scorso appuntamento di Montecarlo. Evans ha attivato la potenza extra all’inizio del 36esimo giro scalando in quarta posizione. Antonio Felix Da Costa ha così conquistato la testa della gara difendendola fino al termine della gara con la bandiera a scacchi, sventolata dopo 3 giri aggiuntivi per via delle Safety Car. La seconda neutralizzazione è stata causata da Maximilian Gunther, costretto al ritiro come Fenestraz, per un contatto con una Andretti. Da Costa è riuscito finalmente a salire sul gradino più alto del podio in questa Season 10 dopo la squalifica arrivata al primo round di Misano per un’irregolarità tecnica alla sua Porsche.
Il podio della seconda gara di Berlino è stato completato dalla Jaguar di Nick Cassidy e la Nissan di Oliver Rowland, protagonista anche quest’oggi di una straordinaria rimonta. Il neozelandese del team britannico, grazie al podio e la vittoria di ieri, è riuscito ad allungare in classifica piloti su Pascal Wehrlein, quarto al traguardo. Quinta posizione per Jake Dennis, partito dalla pole position e protagonista di un duello al cardiopalma con il pilota tedesco della Porsche. Mitch Evans si è dovuto accontentare della sesta posizione per un errore in curva 6 a due giri dalla fine, precedendo Jehan Daruvala, Taylor Barnard, Joel Eriksson e Jean Eric Vergne a chiudere la top 10.
Lucas di Grassi ha terminato in 11esima posizione davanti a Jake Hughes, 12esimo nonostante l’ala anteriore distrutta dovuta ai vari contatti in pista. Il pilota della McLaren è sotto investigazione per un incidente con Edoardo Mortara, che ha chiuso 16esimo. Gara catastrofica per Stoffel Vandoorne, protagonista di un contatto con Fenestraz al 20esimo giro, frutto di una frenata sbagliata che ha poi portato la Nissan dell’argentino ad urtare la DS-Penske del belga, costretto poi a rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore.
Con i doppi appuntamenti di Berlino, Nick Cassidy si trova in solitaria in testa alla classifica piloti con 140 punti contro i 124 di Wehrlein e i 118 di Rowland; più arretrato Dennis quarto con 102 punti ed Evans a 99. Nella classifica dei temi, Jaguar TCS Racing allunga ulteriormente con 237 punti sulla Porsche a 183. Distante Nissan con 144 punti. Anche nei costruttori Jaguar detta il passo ma con un solo punto di distacco su Porsche a 266. Nissan terza con 202.