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La Formula E è pronta a tornare a Roma, sul circuito cittadino dell'EUR, questo fine settimana. E Virginia Raggi, sindaca della Capitale, durante la presentazione dell'evento ha ricordato l'inizio del sodalizio con la categoria 100% elettrica, usando parole suggestive. «Quando ci è stata proposta la Formula E abbiamo visto il futuro che atterrava in città. Una gara spettacolare, completamente elettrica nel cuore di una città millenaria». Una contrapposizione forte, quella tra le monoposto a batteria della Formula E, e una metropoli ricca di storia, come Roma, che, secondo quanto dichiarato da Raggi, con la categoria condivide la spinta verso l'ecosostenibilità.
«Abbiamo raggiunto due milioni di corse in bici e monopattini elettrici. Stiamo dotando la città di piste dedicate, dando la possibilità ai cittadini di scegliere come muoversi. Un evento come Formula E mostra tutte le potenzialità di questa tecnologia», ha spiegato Raggi. Che ha anche toccato obiettivi futuri della Città eterna, come Expo 2030. «Abbiamo pensato alla realizzazione di un quartiere interamente sostenibile», rivela. Ma il presente parla del ritorno della Formula E per il secondo appuntamento di una stagione ancora tutta in divenire.
Dopo le due gare disputate in Arabia Saudita a fine febbraio, infatti, il campionato 100% elettrico riparte proprio da una Roma ancora sotto il giogo del COVID, come il resto del globo. Alejandro Agag, fondatore della Formula E, osserva: «Il mondo è fermo ed è un miracolo stare qui. Questa stagione è una corsa ad ostacoli». Perché, spiega Agag, «non tutte le città fanno lo sforzo» di ospitare una gara che viene disputata nel cuore delle metropoli. «Questa pandemia si può vincere e fare questa gara è un segno positivo», ricorda Agag.