Ferrari elettrica: John Elkann ha detto che "suona" ed è tutta emozione

Ferrari elettrica: John Elkann ha detto che "suona" ed è tutta emozione
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John Elkann ha provato la prima elettrica della storia della Ferrari: ecco cosa ha raccontato
20 giugno 2024

"È incredibile, in ogni modo. Se ti piace guidare, le emozioni che proverai su questa auto sono eccezionali": così il presidente della Ferrari, John Elkann, ha raccontato le sensazioni provate alla guida della prima elettrica della casa di Maranello. Elkann, ospite del podcast In good Company di Nicolai Tangen, CEO di Norges Bank, ha anche parlato del sound della Ferrari elettrica: "Ha un suono. Avrà un suono che sarà ancora più prezioso da ascoltare rispetto alle immagini che non ti ho mostrato". 

Il presidente della Ferrari nel corso dell'intervista ha anche voluto sottolineare la libertà in termini progettuali offerta dall'elettrico. "Per noi l'auto elettrica è una tela bianca che ci permette di utilizzare nuove tecnologie dal mondo elettrico ed elettronico e di poter davvero creare e progettare una vettura molto diversa, ed è incredibilmente entusiasmante. Credo che il settore automotive non abbia ancora esplorato tutte le possibilità che queste nuove tecnologie possono offrirci".

Mettersi al volante della Ferrari elettrica, ha spiegato Elkann, "è un'esperienza molto diversa e quello che stiamo cercando di fare alla Ferrari è di sfruttare al massimo le opportunità a nostra disposizione, soprattutto pensando agli spazi che possiamo ottenere. Sarà speciale, te lo posso dire. Diversa, speciale e incredibilmente divertente da guidare". Un approccio differente che fa il paio con la collaborazione della casa di Maranello con Jony Ive, celebre designer di Apple. 

"Johnny Ive e Marc Newson hanno creato LoveFrom, che è un collettivo creativo - ha spiegato Elkann -. La Ferrari è un'azienda molto creativa e il design è molto importante. Ci sono sempre dialoghi tra design, ingegneria e finanza. Bisogna sempre far quadrare i numeri, come ben sai. Il contributo di Jony e Marc è stato incredibilmente positivo perché ci hanno insegnato altri modi di pensare, altre comprensioni non solo dell'hardware ma anche del software". "Lavorare con loro e scambiarci idee è stato molto stimolante in un momento in cui Ferrari pensa al suo futuro". Un avvenire, questo, che "non risiederà solo alll'insegna dei V12 e dell'ibrido, ma anche nelle nostre auto sportive e nelle auto elettriche". 

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