Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Teulada, Sardegna, 9 Luglio. Penso a Tamara Molinaro e sono portato a scorrere una memoria di lusso, già costellata di fama e successi. Però la signorina Molinaro ha appena… xx anni. Non diciamo quanti per tradizionale educazione, ma credete, sono pochi davvero. È almeno… doppia, tuttavia, l’esperienza. Beh, credete che sia solo la sensazione che si aggiunge al clamore suscitato da una bionda che sfreccia con i bolidi dei Rally e, ora, dell’Extreme E? No, non è solo questo. È che Tamara guida con piglio di esperienza e di bravura, i risultati vengono e l’immagine che offre di sé si veste di autorità. In particolare Tamara Molinaro ha appena conquistato un podio importante al primo Island X Prix di Capo Teulada, Sardegna. Seconda assoluta nella… seconda Prova della Serie dei super SUV elettrici inventata da Alejando Agag, Tamara è nella storia. Perché non è successo a Piloti del Calibro di Loeb o di Al Attiyah! E credete un’altra cosa: all’inizio tutto aveva un po’ il sapore di un teatrino del Motorsport, e invece quella birra che i fuoriclasse di più specialità hanno portato nella Serie ha fatto salire il livello sportivo e agonistico su un piano di grande rispetto. Insomma, è una Serie esplorativa, ma è già esemplare.
Ed ecco Tamara Molinaro, da Como, una quarantina di Rally in carriera e l’aspirazione dichiarata di arrivare all’olimpo del WRC per meriti, l’esperienza del Rallycross e, finalmente, il debutto ufficiale, dopo quello da riserva, nel Team Xite Energy Racing con l’altro “esordiente” a ruolo Timo Scheider.
Tamara Molinaro. “Ecco, accade che è praticamente un anno che sono riserva del Campionato Extreme E. Quindi sono a tutti gli eventi e, se capita che succede qualcosa a uno dei Piloti, dico purtroppo perché non è mai una situazione carina, entro in scena io, come le altre riserve. Anche Timo aveva lo stesso mio ruolo. Io avevo già avuto l’opportunità di scendere in gara in Arabia Saudita, e ora è arrivata la chiamata per la Sardegna. Ed eccoci qui.”
E cosa hai trovato in particolare che ti ha in qualche modo sorpreso, o messo apprensione?
TM. “Sicuramente ho trovato un livello generale molto alto. Ma questo non mi ha sorpreso, perché l’Extreme E ospita abitualmente Campioni e fuoriclasse provenienti da varie discipline e da quasi tutto il mondo. Quindi più che una sorpresa è stata sicuramente una grande conferma, e far parte di questo entourage e di un Campionato così prestigioso è pura felicità. Tra l’altro l’ambiente degli X Prix è particolarmente familiare e alla mano, e questo è un fatto che sicuramente aiuta.”
Vieni dai Rally, e questo è un altro Mondo…
TM. “Beh, sicuramente sono due cose molto diverse, però devo dire che sono rimasta favorevolmente sorpresa dalla macchina, la Odyssey 21. Handling formidabile e un comportamento, in entrata e uscita di curva, in percorrenza, eccellente. Sì, questo mi ha un po’ sorpreso, al di la del fatto che è una Macchina indubbiamente più pesante di quelle a cui sono più abituata. Se parliamo di difficoltà, la grande differenza è nel fatto di correre da sola e non con un navigatore. Anche se i tracciati sono relativamente brevi e ripetitivi, non c’è dubbio che la difficoltà maggiore è quella di memorizzare il tracciato, e non solo i punti più difficili. Ricordare anche le più piccole insidie non è così scontato.”
Certo, a guidare questi “bestioni” direi che ci vogliono riflessi argentei e, anche, una buona dose di coraggio.
TM. “Sì, è indubbio che buoni riflessi e un po’ di coraggio sono indispensabili. D’altra parte la formula è questa e la regola vale per tutti. Arriviamo all’appuntamento con l’X Prix senza un bagaglio di test e siamo messi a confronto subito gomito a gomito con gli avversari. Tutto comincia, accade e finisce nei giorni della Gara, e tutti noi dobbiamo essere pronti, svelti a imparare tutto quel che si suppone che ci aspetterà.”
È un fatto, tuttavia, che tu e Timo siete arrivati al doppio appuntamento dell’Island X Prix in debito di esperienza rispetto agli altri Equipaggi…
TM. “Ma no, fa parte del gioco! l’unica particolarità, semmai, è che siamo arrivati praticamente all’ultimo minuto, di fatto catapultati in Gara e abbiamo dovuto bruciare le tappe. Abbiamo dovuto… correre, per esempio per prendere confidenza e capire come regolare le nuove sospensioni direttamente in clima di qualifica.”
Beh, non è passato molto tempo da quando facevamo insieme queste riflessioni. Alle quali è necessario aggiungerne una sola, importante, che poi è già una riga di bilancio. Oggi Tamara Molinaro ha centrato in un giorno solo un paio di obiettivi che spesso non riescono a entrare in un’intera carriera. È stata chiamata a occupare un sedile ufficiale e, appena salita sull’Odyssey 21 del Team Xite Energy, ha conquistato il suo primo podio. Insieme a Timo Scheider ha ottenuto il secondo posto assoluto nel Island X Prix 1, andato inscena nel Paradiso di Capo Teulada, Sardegna. Una data da memorizzare.
In bocca al lupo Tamara, e grazie mille.
© Immagini - Xtreme E – PB