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Sardegna, Mediterraneo, 24 Settembre. Alla sensazionale breaking news di fine Luglio si aggiunge, ora, la rassicurante certezza del dettaglio mancante. Se il quadro era chiaro, adesso la tavolozza concede gli ultimi colori all’affresco. L’Island X-Prix, 4a Prova del Campionato Extreme E in Sardegna, andrà in scena al teatro di Capo Teulada.
Era un po’ il segreto di Pulcinella, ma è pur vero che mancava nero su bianco. Finalmente Regione Sardegna, dipartimento per il Turismo, ACI Sport e gli organi di governo militare, Ministero della Difesa e Esercito Italiano, hanno sottoscritto lo schema territoriale finale dell’Island X-Prix Sardegna. Il “piano” è chiaro, sarà il poligono di Capo Teulada ad ospitare la battaglia italiana dei Super Suv Odyssey 21.
La notizia è già operatività. Gli organizzatori, capitanati da Alejandro Agag, fondatore e promotore della Serie, e una task force italiana, che è facile identificare nei “soliti sospetti” del successo Mondiale WRC in Sardegna, sono al lavoro per creare da zero il campo lunare dove la formula dell’Extreme-E avrà la possibilità di esprimere per intero, in uno scenario completamente diverso dai precedenti, il potenziale agonistico e di spettacolo.
Sardegna mai per caso. Prima di tutto l’Isola risponde perfettamente al richiamo della formula Extreme E, che è una potente miscela di Sport, ambientazione e Sostenibilità. In secondo luogo perché l’Isola e i suoi “Player” futuristi sono da tempo schierati dalla parte della loro Terra, e quindi attivi sul fronte del delicato e urgente rebus ambientale ed energetico. Il gemellaggio è perfetto.
Così lo storico vascello ex Royal Mail, la St. Helena restaurata per essere infrastruttura viaggiante e laboratorio ambientale della serie Extreme-E, approderà sulle banchine Sud della Perla del Mediterraneo per fungere da centro di studio e riferimento dell’intero impianto scenico, logistico e di Gara dell’Island X-Prix. Dopo Arabia Saudita, Senegal e Groenlandia, e dopo che la bozza di calendario 2022 mette in competizione 12 Paesi per 5 Eventi, intanto è Extreme E in Sardegna, nei giorni 23 e 24 Ottobre prossimo. Il Paradiso dietro l’angolo, insomma.
Il tracciato disegnato a Teulada, di circa 7 chilometri all’interno del poligono, è un vero e proprio percorso di guerra… pacifica che riunisce gran parte delle caratteristiche di terreno tipiche della Sardegna. Granito, sabbia, macchia. Terreni duri, e del resto Extreme E è competizione nata per mettere a dura prova i mezzi, gli Odyssey 21 elettrici, e gli Equipaggi, scelti tra i più forti attori del Motorsport. Non è dunque un caso, ancora, che l’Extreme E abbia attirato delle “autorità” carismatiche e indiscusse in materia, come Lewis Hamilton e Nico Rosberg con i loro Team, Sébastien Loeb o Carlos Sainz, Johan Kristoffersson e Mattias Ekstrom, i fratelli Timmy e Kevin Hansen. Ciascuno di questi idoli al “maschile” divide la propria Odyssey 21 con una partner d’eccezione, ed ecco i nomi di Cristina Gutierrez e Laia Sanz, Molly Taylor e Jutta Kleinschmidt, Catie Munnings e Mikaela Åhlin-Kottulinsky.
Talent scout e reclutamento. Sentito dire tra le dune del Sud dell’Isola. Si parla di una grande novità: Alejadro Agag ed Extreme-E sarebbero alla ricerca di nuovi talenti specifici da portare nelle arene planetarie dell’Extreme E Series. L’Idea sarebbe venuta proprio sull’orizzonte della Sardegna e avrebbe come elemento ispiratore il proposito di “reclutare” una copia italiana. Le candidature, così come i suggerimenti, sono “ufficiosamente” aperte. Sentite di essere tra i talentuosi da scoprire nell’Extreme-E? Provatevi, e avanzate la vostra candidatura, oppure quella di un vostro idolo che supponete adatto alla “missione” Extreme E. Intanto pensiero al Pubblico. Ricordate che siete già della partita: gli eventi Extreme E, infatti, di fatto spesso lontani da tutto, vanno verso il pubblico con una proposta di partecipazione “virtuale” che arriva direttamente a casa.
© Immagini Red Bull Content Pool, Xtreme E
L’Auto: Odyssey 21 Electric SUV
È una “belva” ispirata esteticamente, e in parte anche nella “ciclistica”, agli ultimi dettami delle opere meccaniche della Dakar. È stata avvistata per la prima volta nel 2019 al Goodwood Festival e sviluppata con i partner di Spark Racing Technology. Poche le guidelines imposte da Alejandro Agag, l’argentino deus ex machina dell’Extreme E: full electric, full terrain, potenza e coppia da primato. Risultato, un super SUV di una tonnellata e mezza capace di 400 kw (550 cavalli, e volendo oltre), 1.000 nm, 0-100 in 4 secondi o poco più. C’è anche un bottone che scatena un extra power per un tempo limitato per ogni giro. Un mezzo molto speciale e inedito, dunque, fortemente ispirato alle GP del Deserto ma anche alle Formula E. Ma la “matrice Agag” è garanzia di avanguardia e originalità.
Il Format di Gara.
Percorso naturale… “improved” con salti, guadi, terrapieni, dune
2 Giorni di Gara, Sabato e Domenica
Sabato. 2 Manche per ogni Team, Qualifica 1 e Qualifica 2, punteggio
Domenica. Semifinale 1, Semifinale 2 (Crazy Race), Finale
2 Giri del tracciato per ogni Gara. 1 giro l’uomo, l’altro la donna, lo “switch” è parte della Gara
Risultati “visibili”, sull’ordine di arrivo, non sui tempi della manche