Dazi sulle elettriche cinesi: l'Europa tiene duro e non fa sconti (solo pochi decimi)

Dazi sulle elettriche cinesi: l'Europa tiene duro e non fa sconti (solo pochi decimi)
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L'Unione Europa non vuole cedere ai dazi contro le vetture elettriche cinesi
27 giugno 2024

L'Unione Europea ha leggermente rivisto le proposte di tariffe sui veicoli elettrici importati dalla Cina, dopo aver ricevuto ulteriori informazioni dalle aziende coinvolte.

Secondo un rapporto di Bloomberg del 26 giugno, le tariffe aggiuntive per SAIC Motor Corp sono scese al 37,6% rispetto al 38,1% precedentemente annunciato, quelle per Geely Automobile Holdings sono scese al 19,9% rispetto al 20%, mentre per BYD sono rimaste invariate al 17,4% (dazi che devono essere sommati alla percentuale già esistente, cioè il 10%). Inoltre, altri produttori cinesi di veicoli elettrici che hanno collaborato con l'indagine ma non sono stati campionati saranno soggetti a una tariffa media ponderata del 20,8%, leggermente inferiore al 21% precedentemente annunciato e, per quanto riguarda le aziende che non hanno cooperato con l'indagine, affronteranno una tariffa del 37,6%, in calo rispetto al 38,1% precedentemente annunciato.

 

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Secondo il rapporto, le tariffe provvisorie entreranno in vigore il 4 luglio, mentre i dazi definitivi saranno applicati a novembre e, a seguito di una richiesta di essere campionata, Tesla potrebbe ricevere un'aliquota tariffaria calcolata individualmente nella fase definitiva.

Il 12 giugno, la Commissione Europea ha pre-annunciato il livello dei dazi provvisori da imporre sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina come parte dell'indagine in corso. A seguito dell'annuncio delle tariffe provvisorie, la Cina ha espresso la propria opposizione e ha esortato l'UE a correggere il proprio approccio e a trattare le frizioni economiche e commerciali attraverso il dialogo e la consultazione.

Il 22 giugno, il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato in un breve comunicato che il paese e l'UE hanno concordato di avviare consultazioni sul caso e, tra le principali forze emergenti nel settore automobilistico cinese, sia Nio che Xpeng sono tra i produttori di veicoli elettrici cinesi che hanno collaborato con l'indagine ma non sono stati campionati. Infine, l'ultimo rapporto di Bloomberg indica che affronteranno una tariffa aggiuntiva del 20,8%, in calo rispetto al 21% precedentemente annunciato.

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