Dalla Corea con furore: la piattaforma E-GMP Hyundai Kia non teme rivali europei [auto elettriche]

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Le nuove auto elettriche di Hyundai e Kia useranno da 2021 la piattaforma E-GMP che non invidia nulla a MEB (VW) eVMP (PSA) o CMFev (Renault). Anzi, i coreani sfruttano già l'auto come power-bank (V2L 220V) e caricano velocissimi a 800V 350 kW. Prestazioni potenziali sopra la media e modelli di segmento superiore: sarà un sorpasso tecnologico, per qualcuno?
2 dicembre 2020

Se alcuni grandi costruttori ci hanno “forzatamente abituati” a conoscere e soprattutto attendere con largo anticipo i loro prossimi modelli puri elettrici, con pianale condiviso per ambito urbano o di breve raggio, i coreani di Hyundai e Kia fanno un passo oltre. Si chiama E-GMP la rivoluzionaria piattaforma che il gruppo ha sfornato per produrre nei prossimi anni decine di modelli elettrici, solo elettrici, che vanno a popolare anche segmenti superiori. Non si parla quindi di citycar, rivali per Fiat 500e o Twingo Electric. Nemmeno è smodatamente largo l’anticipo con cui si fa parlare di sigle, misure e dati. La nuova struttura telaio, batterie e motore Hyundai-Kia è di quelle molto ben sviluppate per essere prestante da quasi subito: nell’estate 2021 sulle strade.

Non ci hanno fatto andare in Corea a toccare con mano, visti i tempi, promettendo però appena possibile test di prototipi interessanti. Da quanto illustrato, per bocca di ingegneri e di figure rilevanti nel gruppo Hyundai, sbilanciandoci possiamo dire che la E-GMP (Electric-Global Modular Platform) parta a un livello anche superiore delle primissime varianti di MEB (VW) viste sinora e pure di certi pianali francesi (come eVMP o CMFev) per le piccole di vari, molti, marchi noti in Europa. Non è un altro pianeta, non stiamo dicendo che Hyundai e Kia sfidano certe Tesla o Mercedes in arrivo, ma per certo la piattaforma può rivelarsi azzeccata, di quelle che può funzionare bene anche se l’utente non è il classico da limite strettamente urbano. Il tutto, ovviamente, si sposa a una infrastruttura di ricarica adeguata (quando, con che livello di ecologia reale e frubilità low-cost, tutto da vedere anora, per l'italiano medio ndr).

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Motore e trazione dietro

Nativa elettrica, solo per auto a batteria (no ibride) la struttura E-GMP parte con trazione posteriore e distribuzione del peso ottimale. Baricentro basso dovuto al posizionamento del pacco batteria e dei motori elettrici. Un menù che da fuori sembra uguale per tutti quelli che debuttano negli EV a batteria. Vero, ma che i coreani hanno raffinato, loro che un po’ di esperienza la hanno già fatta, in alcune soluzioni. Quello osservato non è solo un pacco batteria in mezzo a due assi. Il potenziale dei sistemi messi, sembra sopra a quelli di alcuni modelli generalisti da città sfornati nel periodo recente, pur nativi elettrici anch’essi. Come altre piattaforme native elettriche, il passo è lungo con sbalzi ridotti e il modulo del cruscotto risulterà compatto. La base piatta per l’abitacolo, lascia ai coreani come ai rivali degli EV spazio per le gambe o per diverse configurazioni dei sedili, spazio sempre superiore che nelle auto termiche.

Il pacco batteria, a differenza di qualcuno, usa un blocco di raffreddamento separato, risultando più compatto di ogni altro mai prodotto dal gruppo e anche da molti rivali. Pacchi più leggeri e in parte piccoli, che possono essere installati ancora più in basso quindi. La trazione è di base al posteriore, ma nel caso serva integrale si usa un motore aggiuntivo, connesso per le ruote anteriori.

Prestazioni e ricarica bidirezionale 800V (V2L V2V)

Mancano ancora molti dettagli, moltissimi da declinare secondo i modelli che pioveranno sui listini di mezzo mondo, ma i limiti massimi di dotazione e prestazione, per il debutto di vetture sono dati. Sospensioni posteriori a 5 link, in mezzo l'Integrated Drive Axle (cuscinetti, ruote e albero di trasmissione combinati). Potenza massima erogabile fino ai 600CV, per uno 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e velocità massima 260 km/h.

Il modulo Power Electric (PE) è fatto da un motore, capace di girare molto "alto" (si vocifera fino a 20.000 rpm) una trasmissione e un inverter (semiconduttori in carburo di silicio). Elementi tra loro integrati per minimizzare l’ingombro.

Unica la tipologia di batteria, fatta da celle standard pouch-type (varia solo la quantità di celle in base al veicolo). Autonomie? Oltre i 500 Km WLTP e, soprattutto, ricarica fino all’80% in solo 18 minuti. Qui viene il punto rilevante e distintivo: il sistema di ricarica multipla (400V/800V) è capace di conversione bidirezionale dell’energia. L’infrastruttura quando usa gli 800V, invece dei classici 400V, arriva fino a 350 kW per dare questi tempismi record. Tra chi sarà pronto a mettere in strada certe colonnine, la rete europea IONITY (400 stazioni entro il 2022). Sulle auto E-GMP la tecnologia brevettata usa motore ed inverter per variare le tensioni, senza vincoli e andare più o meno veloci secondo la rete disponibile.

Diversamente da altre auto elettriche, dove il flusso è solo da connettore a vettura, le nuove coreane vanteranno funzioni vehicle-to-load (V2L): ovvero fornire corrente per altre apparecchiature (110/220V). Per ipotesi, persino ricaricare un altro veicolo elettrico. In questi casi ci sono fino a 3,5 kW di potenza (quanto basti per esempio a un condizionatore medio e un grande televisore per 24 ore).

A livello tealistico, la struttura è in acciaio ad altissima resistenza, irrigidita da elementi stampati a caldo. Ci sono poi a tutela delle strutture di assorbimento dei carichi sui vari fronti e una sezione centrale del pacco batteria fissato al corpo vettura.

Quali auto e quali SUV?

Varie lunghezze e potenze per modelli auto e SUV o CUV, anche di segmento superiore come D, addirittura E. Si parla di questo pianale per ben 23 modelli che escono in circa 5 anni: entro il 2025 il gruppo li prevede tutti a listino prezzi, per oltre un milione di veicoli elettrici a batteria immessi, in tutto il mondo.

Nel 2021 inaugurano Ioniq 5 di Hyundai e un modello, fratello per ora senza nome, di Kia (forse derivato dal Crossover Imagine). La base scelta dai coreani permette, come altre dedicate ai soli EV, uno sviluppo rapido e flessibile essendo modulare, anche abbastanza standardizzata. Entro il 2024 ci saranno quindi Ioniq 6 e 7. Kia, dopo la nota Soul EV uscita già nel 2014, punta ad un listino con il 20% di BEV entro il 2025 e sette nuovi modelli elettrici, da presentare in sequenza almeno annuale.

La curiosità è molta per scoprire il posizionamento sia di reale prestazione, sul nostro mercato e con la nostra rete, sia di prezzo. Non è poi detto che la E-GMP si trovi solo "sotto" modelli Hyundai e Kia. Potrebbero darla ad altri come fa VW per MEB (in uso a Ford e altri piccoli costruttori). Per certo, dalla Corea sono intenzionati a realizzare anche dei “robotaxy” che la sfruttino.

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