Dacia dichiara guerra alle elettriche cinesi: nuova city car a meno di 18.000 euro "Made in Europe"

Dacia dichiara guerra alle elettriche cinesi: nuova city car a meno di 18.000 euro "Made in Europe"
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Il nuovo modello prenderà il posto della Dacia Spring e, grazie ad una riduzione dei costi del 40%, l'elettrica utilizzerà la stessa piattaforma della nuova Renault Twingo
20 febbraio 2025

Dacia si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella mobilità elettrica con un modello che prenderà il posto della Spring. A differenza di quest'ultima, prodotta in Cina, la nuova city car elettrica sarà costruita in Europa, consentendo di evitare i dazi sulle importazioni e di migliorare la redditività.

Il CEO del Gruppo Renault, Luca de Meo, ha dichiarato ad Autocar: "Ci prepariamo a fare un ulteriore passo avanti in termini di accessibilità per i veicoli elettrici", confermando un prezzo di partenza inferiore ai 18.000 euro. Inoltre, ha annunciato che la nuova vettura sarà pronta per il mercato in soli 16 mesi, un tempo record nel settore: "Sfido qualsiasi concorrente al mondo a fare lo stesso".

Pur mantenendo il prezzo competitivo della Spring, la nuova city car offrirà significativi miglioramenti in termini di prestazioni, tecnologia e funzionalità. A differenza del modello attuale, basato sulla Renault City K-ZE e costruito sulla piattaforma CMF-A, il nuovo modello utilizzerà l'architettura AMPR Small, la stessa della futura Renault Twingo elettrica, oltre a condividere elementi con le Renault 4 e 5.

Grazie all'iniziativa Leap 100, il Gruppo Renault ha accelerato drasticamente i tempi di sviluppo, riducendo il ciclo progettuale a sole 50 settimane. "Abbiamo adottato la velocità della Cina", ha sottolineato de Meo, evidenziando la collaborazione con un'importante società cinese di ricerca e sviluppo per la nuova Twingo.

 

Costi di produzione ridotti del 40%

Uno degli aspetti più innovativi riguarda l'ottimizzazione della produzione. De Meo ha rivelato che la futura Twingo avrà un costo di produzione inferiore del 40% rispetto alla Renault 5, grazie a una riduzione del 30% dei componenti, con soli 750 pezzi che comporranno l'intero veicolo. Queste strategie verranno applicate anche alla nuova city car Dacia, permettendo di mantenere prezzi competitivi senza sacrificare la redditività.

La nuova city car rappresenta un tassello chiave nell'espansione della gamma Dacia. Infatti, dopo il lancio della Bigster, il più grande SUV mai prodotto dal marchio rumeno, e altri due modelli di segmento C attesi nei prossimi due anni, la city car elettrica arriverà intorno alla metà del 2026.

Nel 2027 sarà poi la volta della terza generazione della Sandero, che per la prima volta sarà disponibile anche in versione elettrica. Il CEO di Dacia, Denis Le Vot, ha lasciato intendere che la casa stava valutando un modello cittadino, spiegando che un veicolo di segmento A può avere senso solo se elettrico: "L'equazione di una city car tradizionale con motore termico non regge più dal punto di vista della redditività".

 

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