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Nel Guangdong - che molti conosceranno come Canton dopo la storpiatura francese - ha moltissime colonnine. Solo che con questa parola non andiamo ad identificare una leggera presenza maggiore di stazioni di ricarica, ma di una sovrabbondanza (basta guardare la foto in copertina).
Questa regione costale di Hong Kong ha costruito centinaia di migliaia di punti di ricarica negli ultimi anni, arrivando ad avare 345.126 punti di ricarica pubblici e 19.116 stazioni di ricarica a settembre 2022.
Arrivati primi in questa gara, in realtà molte altre nazioni si stanno muovendo per installare sempre più colonnine: parliamo di cifre sopra il miliardo, da come possiamo vedere con Biden e i suoi 5 miliardi di dollari, o la Germania con i suoi 6.4 miliardi di dollari.
Solo che la gara sembra già volgere al termine se pensiamo che a fine 2021 gli Stati Uniti avevano 112.900 punti di ricarica e l'Europa 442.000, mentre la Cina si trovava già sopra il milione. E questo divario sta solo che crescendo, visto che la Cina ha aggiunto un altro mezzo milione di punti, molti più di quanti Biden vuole installare entro il 2030. David Zhang, analista del settore, ha detto:
“Con più punti di ricarica, c'è meno ansia di rimanere a piedi. Le vendite dei veicoli elettrici di conseguenza aumentano. Avere così tante stazioni è sicuramente una svolta, ma dobbiamo ricordare che la ricarica richiede ancora molto più tempo rispetto al riempimento del serbatoio del gas. Questo è ora il vero ostacolo da superare".