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Nonostante non sia stata ancora svelata ai media, BYD ha ottenuto il massimo punteggio nei test Green NCAP della nuova Atto 2: una B-Suv elettrica che, secondo le recenti dichiarazioni della casa automobilistica cinese, arriverà in Europa tra poche settimane.
La BYD Atto 2 sfrutta l’avanzata piattaforma e-Platform 3.0, un’architettura progettata per massimizzare l’efficienza e la leggerezza. infatti, uno degli elementi distintivi di questa piattaforma è l’uso delle batterie Blade, dove le celle sono integrate nella struttura della vettura. Questo approccio riduce il peso complessivo e migliora l’efficienza energetica, garantendo un’autonomia dichiarata fino a 460 km in urbano e fino a 312 km nel ciclo combinato, con una batteria da soli 42,4 kWh.
La leggerezza del veicolo, che pesa appena 1.590 kg, contribuisce a migliorare sia le prestazioni che l’efficienza. Grazie a un motore da 176 cavalli (130 kW) e 290 Nm di coppia, l’Atto 2 accelera da 0 a 100 km/h in soli 7,9 secondi, un risultato notevole per un SUV compatto.
Secondo i test di Green NCAP, la BYD Atto 2 dimostra un’efficienza interessante, in particolare nel ciclo urbano, dove consuma appena 11,5 kWh/100 km. Nel test autostradale, invece, i consumi aumentano a 17,8 kWh/100 km, ma restano competitivi rispetto alle rivali del segmento. Un aspetto interessante riguarda la gestione dell’energia in condizioni di freddo: partendo da -7°C, l’abitacolo raggiunge una temperatura confortevole di 23°C in poco più di tre minuti.
Tuttavia, c’è margine di miglioramento nell’efficienza della ricarica: solo l’84% dell’energia prelevata dalla wallbox è effettivamente disponibile alla batteria, un valore inferiore alla media dei veicoli moderni (88-89%). Un incremento in questa area potrebbe aumentare ulteriormente l’autonomia e ridurre i consumi complessivi.
La BYD Atto 2 si presenta come un’auto pensata per chi cerca una soluzione pratica ed efficiente per la mobilità quotidiana, senza necessità di lunghe autonomie o capacità off-road avanzate. Le sue dimensioni la rendono una rivale diretta della Suzuki Vitara elettrica e di altri SUV compatti europei.
Infine, il vero punto di forza potrebbe essere il prezzo, che si prevede competitivo nonostante i dazi sulle importazioni. Inoltre, con l’apertura del nuovo impianto europeo BYD nel 2025, l’azienda potrebbe ridurre i costi di produzione e posizionare l’Atto 2 in maniera ancora più aggressiva sul mercato.