BYD, MG e Geely: confermati gli aumenti di dazi europei fino al 38%.

BYD, MG e Geely: confermati gli aumenti di dazi europei fino al 38%.
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Da oggi i dazi sulle vetture elettriche cinesi saranno applicati, ma le conseguenze per il mercato europeo sono dietro l'angolo....Non solo per il settore automotive
5 luglio 2024

L'Unione Europea, in un comunicato stampa del 4 luglio, ha confermato i dazi sulle importazioni di veicoli elettrici provenienti dalla Cina

Nell'ambito dell'indagine, tre produttori cinesi sono stati campionati e soggetti a dazi specifici. Il produttore di MG, SAIC Motor, affronterà un dazio aggiuntivo del 37,6% oltre all'attuale tariffa del 10%, mentre Geely e BYD saranno soggetti a ulteriori tariffe del 19,9% e del 17,4%, rispettivamente. Per gli altri produttori di veicoli elettrici in Cina che hanno collaborato all'indagine ma non sono stati campionati, sarà applicato un dazio medio ponderato del 20,8%. Invece, per le aziende che non hanno collaborato all'indagine, affronteranno una tassa aggiuntiva del 37,6%.

Queste tariffe, che entreranno in vigore a partire da oggi, potrebbero diventare definitive entro novembre, a meno che non si trovi una soluzione alternativa o una maggioranza qualificata degli Stati membri dell'UE blocchi la misura finale. Secondo Moritz Schularick, presidente del Kiel Institute for the World Economy, queste tariffe potrebbero ridurre le importazioni dalla Cina di un quarto, per un valore stimato di circa 4 miliardi di dollari.

 

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La Risposta della Cina

La Cina ha minacciato ritorsioni e ha già avviato un'indagine anti-dumping mirata sulle importazioni di carne suina dall'UE. Pechino ha avvertito che potrebbe colpire anche altri settori, tra cui prodotti agricoli europei, aviazione e automobili di grande cilindrata. Inoltre, la Cina potrebbe contestare l'indagine dell'UE presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

Le consultazioni tra l'UE e la Cina continueranno nei prossimi mesi nel tentativo di trovare una soluzione che rispetti le regole dell'OMC e affronti le sovvenzioni dannose identificate dall'indagine. La Cina ha proposto di non introdurre affatto le misure provvisorie o di considerare tassi più bassi basati su meno criteri, con la possibilità di aumentare le tariffe a novembre se non si trovasse una soluzione prima della scadenza dei dazi definitivi.

Infine, molti produttori automobilistici europei, tra cui Mercedes e Volkswagen, hanno espresso opposizione all'aumento delle tariffe, sottolineando che tali misure potrebbero avere un impatto negativo sul mercato. Infatti, la Cina rappresenta il mercato più grande per marchi come Mercedes, VW e BMW.

 

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