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Terzo trimestre con segno positivo per Tesla: l'azienda di Palo Alto tra luglio e settembre ha fatto registrare un utile netto di 143 milioni di dollari, pari a 78 centesimi per azione. Si tratta di un risultato a sorpresa, visto che la maggior parte degli analisti si attendeva una perdita intorno ai 46 centesimi. Un risultato, questo, frutto del contenimento dei costi operativi, scesi del 16% a 930 milioni rispetto a 12 mesi fa. Non si registrano inoltre oneri straordinari, bensì benefici una tantum per un valore complessivo di 126 milioni.
I ricavi, invece, scendono dell'8% a 6,3 miliardi, con una flessione del comparto automotive del 12%. Il dato record delle consegne fatto registrare nel terzo trimestre non è bastato a compensare la riduzione del prezzo di vendita medio, dovuto all'aumento dell'importanza dell'economica Model 3, gettonatissima, rispetto alle più costose Model S e Model X, la cui domanda è in caduta libera. Subiscono così una contrazione anche il margine operativo, calato dal 6,1% al 4,1%, e i flussi di cassa, scesi dai 614 milioni di dollari del secondo trimestre a quota 371 milioni.
I risultati finanziari di Tesla nel terzo trimestre 2019 sono stati accolti in modo favorevole dal mercato: il titolo della casa di Palo Alto ha fatto registrare un rialzo del 20% nelle contrattazioni serali a Wall Street, risalendo a quota 300 dollari per la prima volta da marzo. Questi dati positivi arrivano dopo un'altra buona notizia per Tesla, la fumata bianca da parte del governo cinese alla sua Gigafactory, costruita in meno di un anno.