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Tesla reagisce alle vendite poco al di sotto delle attese della Model 3 negli USA nel quarto trimestre del 2018 e alla sforbiciata agli incentivi. Il costruttore di Palo Alto ha annunciato che sconterà negli Stati Uniti di 2.000 dollari il prezzo di listino di tutti i modelli per stimolare la domanda penalizzata dal taglio agli incentivi federali voluto da Trump.
Il bonus in credito sulle tasse per chi acquista dall'1 gennaio 2019 è stato infatti ridotto dai precedenti 7.500 dollari a 3.750 dollari. Un colpo d'accetta del 50% che ha frenato le aspettative riposte sulle Model 3, i cui volumi di produzione negli ultimi tre mesi del 2018 sono rimasti in linea con quelli del periodo precedente.
Il costruttore di Palo Alto ha infatti prodotto nel quarto trimestre 61.394 Model 3, rispetto alle 53.239 unità del terzo trimestre 2018, ma non ha mostrato quasi alcun miglioramento rispetto al tasso di 5.000 auto a settimana raggiunto alla fine del terzo trimestre.
Le consegne del quarto trimestre sono 2018 sono invece cresciute a 90.700 veicoli, ovvero l'8% in più rispetto al precedente massimo storico del terzo trimestre, che ha contato 63.150 Model 3 (+13% rispetto al terzo trimestre), 13.500 Model S e 14.050 Model X.
Tesla ha annunciato che per la Model 3 sono allo studio varianti a basso prezzo e offerte in leasing. Le consegne internazionali in Europa e Cina inizieranno a febbraio 2019. L'espansione delle vendite della Model 3 ad altri mercati, inclusa la variante con guida a destra, avverrà entro il 2019.
Una versione al di sotto dei 50.000 euro sarebbe ideale in un mercato come l'Italia (dove ne costa 59.600), paese in cui con il recente provvedimento “ecobonus/ecotassa” si ha diritto per le elettriche ad uno sconto massimo sul prezzo d'acquisto di 6.000 euro.