Tesla, Musk: «C’è stata un’azione di sabotaggio estesa e compromettente»

Grossi sospetti all’interno di Testa: Elon Musk sembra avere le prove ci sia un sabotatore che manomette i codici e diffonde dati sensibili. Ecco la mail del fondatore di Tesla riportata dalla CNBC

19 giugno 2018

Il Marchio Tesla è stato il pioniere della mobilità 100% elettrica e, solamente dopo alcuni anni, le grandi Case automobilistiche si stanno muovendo in questa direzione. Nell’ultimo periodo, però, le vetture Tesla hanno avuto qualche problema tecnico che potrebbe compromettere la stabilità dell’Azienda. Secondo il CEO e fondatore del Società californiana, Elon Musk, i problemi sembrerebbero causa di un sabotaggio interno. Accuse importanti, ma Musk ha già fatto le sue indagini e, secondo quanto dichiarato dall’emittente TV americana CNBC, ha messo al corrente della questione i suoi dipendenti, inviando una mail nella quale afferma di aver scoperto un “sabotatore” all’interno del gruppo.

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I sospetti sono nati a seguito dei vari incendi che riguardano le auto Tesla, l’ultimo dei quali è avvenuto pochi giorni fa a Los Angeles, dove la Model S di Michael Morris (noto produttore TV e regista britannico), si è improvvisamente incendiata mentre stava circolando.

Secondo Elon Musk, il colpevole potrebbe essere un dipendente a cui è stata negata una promozione e che per vendetta avrebbe manomesso i codici di alcuni prodotti e diffuso dati sensibili all'esterno. Nel corso di questa settimana, le indagini verranno portate avanti, ma il fondatore di Tesla raccomanda di aprire occhi e orecchie e prestare il massimo dell’attenzione.

Ecco la mail di Elon Musk riportata dai colleghi di CNBC: «Potrebbe esserci molto di più di quanto non sembri in questa situazione, quindi, questa settimana si indagherà a fondo. Ho bisogno di capire se agisce da solo o con altri all’interno di Tesla e se lavora con organizzazioni esterne. Vi prega di essere estremamente vigili, in particolare nelle prossime settimane quando aumenteremo la produzione a 5.000 unità a settimana. Questo succede quando le potenze esterne hanno una forte motivazione di fermarci».