Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La guida autonoma fa discutere per i pochi ma gravi incidenti e quello californiano di Tesla non è certo di poco peso, anche finanziario quando si parla di una società come quella di Elon Musk che, pur genio della comunicazione, pare abbia seri rischi sotto il profilo economico cui far fronte. Negli USA non solo le autorità indagano per stabilire le cause della morte di un conducente di auto Tesla Model X andata in fiamme, se vi sia ruolo imputabile al sistema di supporto alla guida, piuttosto che delle correnti elettriche, ma sono soprattutto i mercati finanziari e gli analisti a bocciare, rapidamente, l’equilibrio finanziario della società di Musk.
Tralasciando le dispute tecniche e commerciali dei veicoli o dell’incidente, su cui non è facile far luce a distanza e nel quale Tesla cerca di puntare a una scarsa efficienza delle protezioni stradali, nel punto dell’urto, sono i pezzi grossi del rating che puntano il dito contro Tesla facendo muovere e non di poco i titoli. Molti di loro parlano di Tesla come di un assurdo dal punto di vista finanziario e di certo giornate con variazione vicina al 5% non capitano spesso a tutte le società. Difficile trovare nuove risorse economiche per i molti costosissimi progetti di nicchia, dicono, almeno finché la tanto attesa Tesla “popolare” non arrivi e sfondi per davvero. In termini tecnici, quanto più cadono le quotazioni tanto meno vale una società e Tesla è ai minimi dell’ultimo anno, avendo spaziato su valori prossimi a 400 e scendendo ora ben sotto i 300.
A livello di indebitamento, una società che non genera utili deve necessariamente averne, di continuo, ma il tasso delle obbligazioni Tesla, ovvero quanto si pretenda in ritorno per prestare denaro a Elon Musk, è salito a livelli comparabili con quelli di nazioni del Sud America, una fiducia non certo delle maggiori, rispetto al target voluto per brand e gamma prodotti. Uno dei motivi razionali, anche se nei mercati finanziari non sempre la pura razionalità trova riscontro, è che la capitalizzazione di Tesla in rapporto ai veicoli prodotti è ancora esagerata, superiore a quella di colossi che sfornano vetture in quantità decine di volte superiori da sempre. Staremo a vedere se mai Tesla diventi coerente a un modello finanziario classico o rimarrà ancora, come le sue auto, qualcosa di particolare che riesce anche a stare in piedi, oltre che far parlare, molto, di se.