MPV Fiat bifuel e ibrido: Multipa Hybrid Power [video]

La serie 186 Fiat, denominata Multipla, non era solo una anticipatrice dei SUV benzina, diesel, GPL e Metano. Una piccola serie venne realizzata con motorizzazione ibrida, 1.6 benzina più elettrico 30 kW

11 agosto 2019

La citiamo spesso, qui su Automoto.it, come esempio di produzione Fiat anni Novanta davvero significativa. Fiat Multipla, la serie 186 di Fiat, non venne solo prodotta con motori alimentabili da quattro carburanti, ma anche ibrida. Dopo BluPower, GPower e BiPower, a gas (Metano o GPL) venne messa in strada anche la Hybrid Power. Al tempo il Centro Ricerche Fiat aveva un’attività intensa e vicina alla produzione di serie più spesso che in anni successivi. Non a caso la Multipla, che per molti era una brutta auto ma su cui il Centro ha fatto molti test, si rivela a distanza di decenni un modello lungimirante. Questa versione elettrificata venne realizzata in dieci esemplari, collaborando a una sperimentazione stradale insieme al Comune di Napoli.

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Ibrido Fiat

La ibrida Fiat che combinava il classico e notissimo 1600 16v da circa 100CV a un elettrico, usava il cambio elettro-attuato Selespeed. L’elettronica era Magneti Marelli e il range dichiarato in modalità elettrica fino a 80 Km, con velocità massima di 80 Km/h. Un motore elettrico (asincrono trifase) a corrente alternata con potenza massima di 30 kW. Le batterie stesse erano Nichel-Idruri metallici da 19 kWh (14,4V) ricaricabili anche dalla presa 220V (circa mezzora di guida ER o un’ora di ricarica per avere il 25%).

I comandi per selezionare le modalità guida ibride sulla Fiat MPV

Tre le modalità di guida: elettrica, ibrida (entrambi i motori attivi con priorità secondo i carico e velocità) oppure con ricarica (il 1.6 girava solo per ricaricare). Il SUV, o meglio MPV Fiat pesa quasi 1850 kg: 450 in più rispetto alla versione a benzina. 280 circa la batteria, 70 di elettronica (centraline, caricabatterie, inverter, impianto di raffreddamento, cablaggi eccetera). Altri 70 kg pesano il propulsore elettrico e l'alternatore.

Tutto qua? Per oggi è nulla, ma letto venti anni addietro la dice lunga su chi erano gli italiani che producevano auto, in Italia, quando ancora il mercato rincorreva le ultime Km 0 della Punto 176.