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Oggi Audi “ha dato i numeri” del 2020 e del 2021, dei quali scriviamo a parte con un’intervista a Hildegard Wortmann. L’occasione è però anche quella per parlare di Lamborghini, Casa di pertinenza del gruppo tedesco al quale da lustro insieme alla vicina Ducati. Per la seconda volta a capo di Lamborghini, si trova Stephan Winkelmann (AD e Presidente). Il manager divulga dati finanziari e cifre 2020 record, in controtendenza rispetto a parte del mondo del lusso. Almeno come margine operativo e al netto del dramma Coronavirus. Secondo miglior anno di sempre per Lamborghini nonostante la pandemia, se si parla di consegne (7.430 vetture) e di fatturato: 1 miliardo e 610 milioni di euro, permettendo di raggiungere il più alto tasso di profittabilità di sempre per la Casa. Il SuperSUV Urus intanto, supera alla grande quota 10.000 unità, assolute.
Cifre ottenute con il Covid che su Lamborghini ha pesato, per due mesi circa di chiusura (70 giorni) toccando fornitori e rete a valle. Risultati lusinghieri che non si direbbero senza conoscere il settore e il valore del marchio, e che potevano essere record storico, a Sant’Agata. Il 2021 è partito molto bene, ricorda Winkelmann, sia per gli ordini che saturano tutti i primi nove mesi di produzione, sia per i volumi superiori non solo al 2020 ma anche al 2019, nei mesi contati a ora. Nella succosa ma limitata gamma di modelli Lamborghini (tre: Aventador, Huracàn e Urus) cresce la richiesta di personalizzazione che aiuta anch’essa i conti aziendali.
Quest’anno si conta nell’uscita della nuova Huracán STO (Super Trofeo Omologata: da pista ma omologata per l’uso in strada) e di due ulteriori novità prodotto basate sull’iconico V12, non precisate ufficialmente. La previsione è di espansione globale, soprattutto in Cina (la Cina fatta di auto elettriche…) con l’Italia "saldamente al sesto posto" dietro a USA, Germania, Cina (papabile secondo mercato Lambo nel 2021) Giappone e UK. Il mix di vendite italiane premia, nel suo piccolo, le supersportive: circa la metà del venduto, mentre in altri mercati è sempre prioritaria la taglia forte di Urus.
Cosa ne pensa il numero uno di Lamborghini delle tendenze attuali nell’elettrificazione? Non rincorre come altri la prima supersportiva a batterie per il proprio marchio. “La strada è chiara, la legge obbliga a ridurre le emissioni e la via maestra per farlo è l’elettrificazione”.
Non ci sono gli annunci forti come quello di Ferrari. “Arrivare al momento giusto ed essere i migliori per la clientela è quello che conta. Oggi non è ancora un momento molto propizio per i BEV sportivi, serve un passaggio obbligato dalle ibride”.
Sono quelle che vedremo con ancora tanti cilindri a emozionare e urlare meccanicamente, per fortuna dagli appassionati. Euro7 di grande cubatura, magari con qualche occasione buona per sfruttare prima di altri (e dopo Porsche, sentendo le dichiarazioni) quei carburanti sintetici che salverebbero in corner certi termici. Novità Lamborghini anni Venti di quale formato esattamente e, nel caso, al posto di quale modello? Winkelmann non conferma le voci di un quarto modello Lamborghini, ma lascia aperta la porta, come se fosse già pianificato.
“Nella nostra tradizione ci sono state Espada ed LM 002, che non erano supersportive classiche. Non è quindi escluso che Lamborghini potrà avere più di tre modelli, in futuro…”. Se di LM002 si è ripreso lo spirito con Urus, per Espada non resta che attendere l’eventuale nuova GT Lamborghini, ibrida con forme allungate e quattro posti a sedere: qualche rivale trema e si ridimensiona solo al pensiero, vedendo di cosa è stato capace quel Toro messo tra i SUV.