Mercedes: «Vietare il diesel? Meglio migliorarlo...»

Mercedes: «Vietare il diesel? Meglio migliorarlo...»
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Il tempo ha dimostrato che migliorare è possibile. Ecco perché il costruttore tedesco crede ancora nel motore a gasolio e sfata alcuni miti, dati scientifici alla mano
30 marzo 2018

Punti chiave

Nonostante sia sotto il fuoco incrociato da parte di istituzioni di ogni livello, dall'Unione Europea ai sindaci, il Diesel «con la tecnologia giusta, è ancora indispensabile». Parola di Daimler, che vanta una lunga esperienza nei motori a ciclo Diesel, ancora oggi quelli dal più alto rendimento tra quelli a combustione interna.

Fu infatti Mercedes-Benz ad introdurlo nel lontano 1936 nelle auto, a migliorarlo con il turbo negli anni '70 e a portarlo ai livelli attuali di efficienza negli anni '90 con lo sviluppo della tecnologia Common Rail assieme a Bosch, Magneti Marelli ed Alfa Romeo. Di più recente introduzione è il filtro antiparticolato (che sulle Mercedes ha debuttato nel 1985) e l'additivazione con AdBlue, un composto a base di urea che abbatte i NOx, gli inquinanti maggiormente sotto accusa.

Spesso a torto, dice la Casa: «Le differenze tra le misurazioni in laboratorio e quelle su strada per quanto riguarda i gas nocivi emessi dai veicoli diesel hanno fatto, comprensibilmente, sorgere molte domande. Nel dibattito attualmente in corso, tuttavia, si ha spesso l’impressione che l’inquinamento da ossidi di azoto (NOx) in Germania sia più alto che mai. I fatti dimostrano, invece, proprio il contrario: dal 1990 l’impatto ambientale derivante dal traffico stradale è calato di circa il 70% secondo i dati pubblicati dal Ministero Federale dell’Ambiente, senza considerare che il volume del traffico nello stesso periodo è aumentato in misura significativa. Questo vale anche per la città che si trova attualmente al centro dell’attenzione: anche a Stoccarda l’inquinamento da NOx è ulteriormente calato nel 2017».

Ma cosa si può fare per rendere i Diesel ancora più puliti? Per Daimler «è possibile migliorare le emissioni di NOx di numerosi veicoli sul campo intervenendo sul relativo software in modo efficiente e relativamente rapido», spiegano da Stoccarda, «introducendo aggiornamenti sui veicoli circolanti più di vecchia data».

Per il costruttore tedesco l'elettrificazione giocherà negli anni a venire un ruolo fondamentale nella sopravvivenza dei propulsori a gasolio: «Mercedes-Benz ha investito oltre tre miliardi di euro sulla nuova generazione di motori Diesel e investimenti altrettanto importanti hanno reso questi propulsori ancora più efficienti, grazie alla tecnologia ibrida Plug-In. Dal prossimo autunno questo motore permetterà di beneficiare di tutti i vantaggi offerti alle motorizzazioni ibride, con ben 50 km di autonomia per guidare in città a zero emissioni e il grande piacere di guida offerto dal motore Diesel nelle percorrenze extraurbane. Da tutto questo nasce la ferma convinzione che sia meglio puntare sull’innovazione anziché sui divieti».

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