Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Coronavirus e automotive: le conseguenze sul settore cominciano a farsi sentire su più fronti e in tutto il mondo. Già, se prima il dramma del virus diffuso in una grande città dedita alle produzioni auto cinesi, anche per costruttori globali, toccava il “loro mercato” poi sono seguite le forniture di parti, anche per il “nostro”.
Adesso, per tutela della salute pubblica, si annulla quando era già tutto pronto al via, uno dei maggiori eventi fieristici della tecnologia: Mobile World Congress. Già, quello che un tempo era solo “dei telefonini” è invece un appuntamento caldo e ricco di contenuti anche per il mondo della mobilità e dell’auto stessa. Si parla infatti sempre più di IoT e AI per le auto fatte e pagate per i servizi, più che per le prestazioni offerte premendo sul pedale del gas.
Noi, che da Milano eravamo pronti ad atterrare in quel di Barcellona, rinunciamo alla trasferta di fine mese sapendo che poi Seat in primis (gioca in casa) ma anche altri come Tesla, BMW, Daimler, Tata, Toyota, VAG, passando per enti come 5GAA, AECC e moltissimi fornitori fondamentali (vedi Intel, Ericsson, Nokia, LG, Cisco) renderanno noti al mondo automotive i propri nuovi prodotti e servizi in modo alternativo.
Sembra un fatto che rechi danno solo all’organizzazione e allo staff spagnoli, sull’immediato, ma non è così. Se il trend peggiorasse, diventano ancor più a rischio i già poco apprezzati saloni statici realizzati “al chiuso” per l’auto e cambiano le dinamiche sia di relazione interna al settore sia all’esterno.
Staremo a vedere, preoccupati per Ginevra dove allerta sanitaria e contromisure sono già attivate (il Salone è confermato per ora, visto che gli espositori non si sono tirati indietro) ma anche certi del nostro “piccolo” Salone italiano. Che è quel nuovo MiMo fatto all’aperto e privo di vincoli, pensato per i privati automobilisti più che per addetti ai lavori.