Ricarica “fast”: cos’è il rifornimento al kWh di Ionity

Ricarica “fast”: cos’è il rifornimento al kWh di Ionity
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Anche l’auto elettrica si può ricaricare pagando “a consumo” in alternativa ai piani di abbonamento. Ionity lancia la tariffa 0,79 euro/kWh
20 gennaio 2020

Un nuovo concetto piano tariffario “a consumo” si sta affacciando sul mercato della ricarica delle auto elettriche. Si tratta del nuovo prezzo al kWh lanciato da Ionity, la rete di ricarica formata dal consorzio delle Case europee Gruppo BMW, Mercedes, Hyundai-Kia, Ford e Gruppo Volkswagen.

Ionity offrirà a partire dal 31 gennaio al posto della ricarica “flat” precedente, dal costo di 8 euro fino al livello desiderato, una tariffa di 0,79 euro/kWh. Si tratta di un prezzo ben più alto rispetto alla strategia di prezzo attuale, ma che consentirà di fare il pieno di energia alle colonnine di ricarica rapida ad un prezzo inferiore per chi non è cliente Ionity se non ha la necessità di ricaricare completamente le batterie. Il prezzo da pagare per i non clienti sarà invece più alto.

Attenzione, però: le Case aderenti ad Ionity hanno già pensato a tariffe agevolate notevolmente inferiori per i propri clienti. Mercedes ha comunicato che i propri clienti pagheranno una tariffa di 0,29 euro a kWh, mentre per quelli di Audi il prezzo al kWh sarà di 0,33 euro.

Intanto i vari costruttori che partecipano alla joint venture stanno preparando i nuovi abbonamenti mensili o annuali per i servizi Audi e-tron Charging Service, BMW ChargeNow, Mercedes me Charge, Porsche Charging Service e Volkswagen WeCharge.

In pratica in questo modo la rete di ricarica per auto elettriche si allinea a quella dei carburanti tradizionali, da sempre proposti sul mercato con un prezzo/litro (o kg nel caso del metano), a meno di non aderire ad un piano mensile o annuale che di norma offre costi più bassi. In Italia, insieme ai piani di abbonamento, anche Enel X offre una tariffa a consumo di 0,50 euro/kWh.

Da tenere a mente che le tariffe “fast” sono dedicate alla clientela che ha necessità di effettuare lunghe percorrenze, ad esempio un viaggio in autostrada, con tempi di ricarica ridotti rispetto alle “wall box” residenziali, che invece si utilizzano normalmente nelle ore serali in caso di uso domestico, o alle colonnine aziendali o comunali.

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