Il Cybertruck è la gallina dalle uova d’oro di Tesla? I dati sembrano dire di si

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Già 650.000 ordini per il SUV elettrico: più delle consegne totali di Tesla negli ultimi due anni.
1 luglio 2020

Il nuovo Cybertruck di Tesla sarà la gallina dalle uova d’oro per la Casa di Palo Alto? I numeri sembrano dire che il singolare (nel design) pick-up elettrico voluto da Elon Musk potrebbe davvero esserlo: basti pensare che gli ordini sinora raccolti dall’annuncio avvenuto nel novembre del 2019 hanno raggiunto quota 650.000.

Un bel numero, non c’è che dire, per un’auto che di fatto ancora (quasi) nessuno ha visto né toccato, tranne pochi addetti ai lavori. Una cifra che assume un rilievo ancora più significativo se si considera che si tratta di un volume superiore addirittura alle consegne totali degli ultimi due anni di Tesla.

Tra il 2018 ed il 2019, infatti, i californiani hanno consegnato 612.120 vetture dei modelli Model S, Model 3 e Model X. Quindi, da solo, il Cybertruck ha già fatto meglio dell’intera gamma nell’ultimo biennio senza nemmeno essere arrivato nelle concessionarie.

I motivi di questo boom di ordini, che comunque al momento riguarda solo le prenotazioni che quindi possono essere disdette, probabilmente vanno ricercati in un segmento, quello dei pick-up di grandi dimensioni, che negli Stati Uniti è talmente popolare e non conosce crisi poiché si colloca a metà tra mezzo di locomozione privato e mezzo da lavoro.

Anzi, sembra essere stato rivitalizzato dall’avvento delle motorizzazioni elettriche, tanto che sulla scia si sono inseriti Ford con il suo imminente F-150 elettrico, General Motors con il revival ma a batterie dell’Hummer in programma per l’anno prossimo e da ultima la candidata rivale Nikola con il suo annunciato Badger.

Nel 2016, le consegne di auto globali di Tesla sono state 75.890 ed aumentate nel 2017 del 35,7% a 103.020. Nel 2018 il dato è salito a 244.920, mentre l'anno scorso le consegne si sono incrementate del 49,92% a quota 367.200, principalmente grazie al contributo della Model 3.

Tutto fa dunque presupporre che col Cybertruck si impenneranno anche i volumi totali delle vendite del marchio USA, già cresciuti a ritmi vertiginosi come la sua quotazione sui mercati finanziari.

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