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Finalmente è arrivata. Parliamo della nuova Honda e, vettura attorno alla quale il brand della grande H lavora da tanti anni con l'obiettivo esplicito di entrare nel settore delle city-car elettriche e implicito di ridefinire (come spesso accade) i tipici concetti di auto elettrica visti sino ad oggi.
Certo la concorrenza è forte ed inventarsi qualcosa di nuovo è sempre molto difficile ma bisogna ammettere che in questa nuova declinazione della storica N360 in Honda ci hanno visto giusto sotto il profilo di stile realizzando una nuova piattaforma tecnologica che sarà utilizzata non solo da quella che può essere considerata una flagship dell'azienda ma anche l'inizio di un nuovo mondo di auto elettriche firmate dalla Casa di Tokyo pensato per stare al passo con i tempi ma soprattutto per contenere i livelli di emissione di CO2 come promesso alla Unione Europea ed a tutte le altre "comunità" mondiali che stanno spingendo per una massiccia riduzione delle emissioni di gas serra da parte delle automobili.
Un prodotto dunque che ha molte missioni ed a cui Honda ha riposto molta attenzione non solo per lo stile ma anche per la meccanica che prevede una batteria da 35,5 kWh agli ioni di litio disposta sotto al pavimento con l'obiettivo di abbassare il baricentro a livello della sorela sportiva NSX con una ripartizione dei pesi comunque molto favorevole visto che Honda dichiara un interessante 50/50. I tempi di ricarica sono ovviamente variabili in funzione del potenza disponibile: ci vogliono 18 ore a 2 kW con una presa domestica e poco più di mezz'ora per arrivare al 80% con una presa di ricarica a 50 kW.
Motore posteriore, inverter e gestione elettronica posta sotto al cofano anteriore, la nuova Honda e vanta 154 CV di potenza massima (315 Nm) nella variante Advance e 136 in quella standard con differenze anche per quanto concerne l'autonomia: si passa dai 220 km della versione meno potente, in particolar modo per via delle ruote da 16" in luogo di quelle da 17", a 205 unità della versione più potente.
Una potenza in linea con le dimensioni della vettura (390 cm) che offre 171 litri di bagagliaio ed una compattezza da citycar pur senza rinunciare a dettagli costruttivi premium come le porte senza cornici attorno ai cristalli o interni che prevedono 45 pollici di schermi: due da 6" per gli specchietti retrovisori digitali, uno da 8,8" per la strumentazione e due da 12,3" per il sistema di infotainment che è tra i più sofisticati al mondo.
Dal vivo la nuova Honda e dimostra immediatamente il suo forte legame con gli anni 60 ma la cosa si ferma solamente all'aspetto stilistico visto che ogni minimo dettaglio parla di presente e di futuro con soluzioni che dimostrano come Honda abbia investito molto in questo progetto per trasformarlo nel punto di riferimento tecnologico per la propria produzione.
La cosa appare evidente anche in fatto di guida visto che quando si scollega la spina di ricarica e si scende su strada la nuova Honda e dimostra una guidabilità inaspettata per una vettura compatta: il baricentro basso fa miracoli ed è evidente come in Honda abbiano lavorato sodo per venire incontro ai gusti dei clienti europei in fatto di guida. La piccola "e" è agile ma allo stesso tempo stabile sul veloce con una prestazione tutt'altro che limitata visto che i 154 CV ed i 315 Nm di coppia spingono forte sulle ruote posteriori assicurando buona accelerazione ed una velocità massima ampiamente sopra al limite previsto in autostrada (150 km/h).
Comoda, grazie a sedili dotati di uno speciale schiumato morbido nella prima parte e più sostenuto all'aumentare della pressione, la nuova Honda e sa essere silenziosa, non vibra e soprattutto offre la sua performance senza soluzione di continuità a tutto vantaggio del confort e del piacere di guidare. Sono diverse le modalità di guida, Normal o Sport, ma all'interno di questi driving mode è possibile personalizzare - con due mappature ed i paddle al volante - anche l'intervento del sistema di recupero dell'energia. Si passa dalla quasi totale assenza ad una presenza in grado di frenare fino a 0,12 g a tutto vantaggio della guida one step driving perfetta per la città; in buona sostanza il freno motore è talmente forte da poter riuscire a guidare quasi sempre senza l'uso del pedale del freno.
Il sistema multimediale è completo, la presenza di Apple CarPlay Wireless è molto comodo, e tutti i sistemi di aiuto alla guida - compreso il parcheggio automatico - vanno nella direzione della semplificazione e della sicurezza. Certo se si vuole guidare è bello puntare su trazione posteriore (perfetto l'intervento del controllo di trazione) e sullo sterzo molto pulito e neutro ma realmente chi comprerà questo oggetto di elettro-design lo farà perché ha tutto il potenziale per diventare un cult nelle principali città europee.
Non siamo riusciti a monitorare il consumo di energia ma stando al dato di partenza e di arrivo del nostro test, confrontandolo con i km percorsi, possiamo dire che con una guida non particolarmente accorta e senza rinunciare a nulla l'autonomia dichiarata dovrebbe essere superore del 15% a quella reale.
35.500 euro non sono certamente una cifra accessibile a tutti, men che meno i 38.500 richiesti per la Advance. Ma si sa: l'elettrico oggi non è per tutti in termini di tasche e soprattutto l'acquisto prevede l'elettrocompatibilità dell'acquirente, ovvero la disponibilità di tempi morti tra una ricarica e l'altra, capacità di organizzazione e disponibilità di sistemi di ricarica che siano diversi da quelli di una normale presa domestica pena lo stop forzato per quasi un giorno. Molto se si intende percorrere chilometraggi oltre la media o comunque spesso a filo dell'autonomia del veicolo.