EQS, Quello che si potrà vedere, toccare e ascoltare sulla regina delle auto elettriche Mercedes

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Chiamata da chi inventò l'auto e produce la regina delle berline, a essere pietra miliare per le auto elettriche da viaggio. Ecco tutti gli elementi di design per Mercedes EQS, che sarà in strada tra pochi mesi con innovazioni di forma fuori e dentro. Proporzioni e impatto inediti, come anche la sonorità adattiva su più livelli e ben 350 sensori a bordo
28 marzo 2021

Punti chiave

Dire tutto e dare anche un giudizio prima di provarla, la EQS, è difficile. Anche per quanto riguardi il design, se per design s’intendono le forme e i materiali di tutto quanto implica interazione tra quest’auto elettrica, il conducente, i passeggeri o chi altri le sia vicino. Una vettura realmente inedita, assemblata a Sindelfingen e prima su piattaforma modulare EVA, con massimo uso dell’Intelligenza Artificiale.

EQS è chiamata a essere regina di alto segmento per le elettriche, prossimamente. L’onore e onere di replicare negli EV il ruolo di alta classe vantato storicamente da Classe S. Sul mercato italiano arriverà a fine estate e prima di saperne il listino prezzi o avere le impressioni di guida, con quell’autonomia da 700 Km di cui si parla, grazie alle batterie made in Hedelfingen, è possibile scoprirne le forme.

Il design della nuova ammiraglia Mercedes elettrica è figlio di un lavoro globale. Vari studi e parecchi professionisti al servizio del colosso si sono misurati, per “vincere” la scelta finale di questo modello chiamato a tracciare un solco tra passato e futuro della Casa. Le linee distintive sono divere da ogni tradizione Mercedes, tanto fuori, con profilo “one bow” (monoarco) quanto dentro, con il grande e triplo MBUX capace di creare unico enorme schermo a fascia largo 141 centimetri. Dalla Casa tedesca ricordano che in questa vettura ci sono più di quaranta nuove invenzioni introdotte, con venti richieste di registrazione per i disegni, a protezione del design finale scelto.

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EQS com’è fuori

Premesso che è fatta di acciaio e alluminio con poche parti di plastica, come altre vetture, la EQS è nel design innovativa, già al primo sguardo. Espressione di una nuova identità, cela poi nei dettagli circa cinque anni di lavoro che non la relazionano necessariamente alle altre EQ, perché essendo “il top” traccia le forme del proprio ruolo di vertice, anticipatore.

Non ci sono salti e passaggi netti nelle forme di carrozzeria, quasi una monovolume. Eppure chiamarla ammiraglia potrebbe far pensare a una classica berlina Mercedes, tre volumi. Quanto esibito negli anni recenti presso saloni ed eventi, con i concept, che sembravano troppo futuristi, è oggi realtà per le strade di tutto il mondo (o quasi). Il frontale è corto, per via dell’assenza di motore termico. Vista da lato possiede una sola e continua linea che parte dal fianco anteriore per chiudersi al posteriore. Sebbene lunga, pur con il suo ingombro di cinque metri appare meno voluminosa di quanto sia, EQS. Anche senza radiatore da termica, ha una griglia frontale (black panel) con illuminazione led 3D. La firma luminosa scelta da Mercedes è a tre punti sul frontale, mentre i gruppi posteriori esibiscono una curiosa a struttura “elica”, di richiamo non automobilistico proprio per tracciare quel solco, tra le vecchie termiche e questa nuova realtà di auto elettrica.

Il corpo di EQS, visto da sopra, appare come una goccia d’acqua, goccia che vede nascosti i due assi posti con ampio passo a "rompere" la fluidità complessiva sui lati, per via dei grandi cerchi. L’estetica sposa l’aerodinamica, grazie al lavoro di studi e galleria del vento, anche su quei cerchi: C a quota 0,20, record per l’auto di serie ed elemento utile all’autonomia.

EQS com’è dentro

In abitacolo la mole di novità e dotazioni presenti nella vettura nuovo simbolo per chi inventò l’auto, si concentra in forme accoglienti, che non impressionano quanto potrebbero per via del potente hardware. La combinazione cercata è per dare un feeling “sensuale”. Attrattivo ma puro, ci spiegano i designer Mercedes che hanno lavorato anche tra Italia e Francia, per cinque anni, nel definire questi interni.

Per la prima volta l’alto livello d’interazione su display e touch diventa un tutt’uno, di fronte a chi siede. Sono affiancati orizzontalmente ben tre schermi su unica estesa superfice liscia, che va da lato a lato estesa su tutta la plancia. Nessun elemento a sbalzo o comando classico, bocchette areazione a parte. A vista un grande elemento concavo “pulito” per gestire una mole d’innovazioni e connettività, è l’incredibile MBUX Hyperscreen, di cui vi parliamo separatamente sulle pagine di automoto.it, raccontando le doti di questo sistema a interfaccia auto adattiva zero layer, che non solo da feedback tattile ma usa il force feedback (comandi diversi secondo la pressione) e abilita o aggiorna le proprie funzioni tramite WLAN (per tutto il ciclo di vita) in ventisette lingue.

Un sistema che, per gli amanti della tecnologia, sfrutta CPU 8 core, 24 giga di RAM e 46,4 GB al secondo di larghezza banda della memoria RAM. Lcd da 12,3’’ più Oled da 17,7” e 12,3”. Su EQS il display head-up ovviamente sfrutta la Realtà Aumentata e corrisponde a un monitor esagerato, con diagonale di 77 pollici.

Nonostante tutto il volume di plancia e schermi si distribuisce simmetricamente, con forme avvolgenti ma educate e senza orientamento al conducente. La fascia di ventilazione, molto piatta, si estende sopra per l'intera larghezza. Presente anche una seconda versione di EQS, se vogliamo "base" più classica con grande touch-screen, verticale separato e maggior spazio libero fronte passeggero (come su nuova Classe S). Sono due anche i formati di selleria, comfort o sportiva, con ben dieci diversi programmi di massaggio possibili.

Le superfici sono rivestite in pelle (cuciture decorative o perforazioni dinamiche) usando Neotex, che combina l'aspetto della pelle nabuk con il neoprene high-tech. Gli elementi decorativi sono in legno a poro aperto o effetto in rilievo 3D. Mercedes è riuscita a creare un abitacolo carico di contenuti ma privo di contrasti, grazie a forme ed ergonomia molto fluide. Palesemente ricche al contatto, per via dei materiali e delle dotazioni, ma non troppo affollate di elementi, come accade per altri. I colori e i materiali sono divisi tra “caldi” e “freddi”. In combinazioni che abbinano colore carrozzeria e modanature, usando legno e pelle su tinte vicine che non stridono mai con gli esterni.

I pannelli porta richiamano l'interior design delle abitazioni moderne. In termini di spazio utile, EQS è poco più corta di Classe S ma offre migliore abitabilità, per i cinque passeggeri. L’aria in abitacolo passa da un sistema con filtro Hepa (600 grammi di carbone attivo e superficie assorbimento pari circa a 150 campi da calcio). L’olfatto viene eventualmente stimolato dalla profumazione attiva, parte del pacchetto Air-balance.

EQS sound e AI

Che rumore fa un’ammiraglia Mercedes elettrica? Non certo quello di meccanica e motore, filtrato e assente rispetto al passato. Ci hanno lavorato sopra a Stoccarda e non solo, per creare qualcosa di nuovo e futurista, ma non esagerato, che sfrutti i quindici altoparlanti con potenza di 710 watt. Parliamo di EQS, non di AMG, per cui la scelta è andata su suoni che rispettino le regole degli EV, per farsi percepire dagli utenti in strada e che coinvolgano su tre livelli chi sieda in abitacolo. Silver, Vivid ed un roboante Energizing.

In ognuno di questi scenari, il mix usa parte di suoni e rumori noti, naturali e meccanici, unito a creazioni virtuali, per dare effetti coerenti all’utilizzo scelto della EQS durante la guida (es. di nomi sono Radura, Oceano e Pioggia estiva). Non si tratta unicamente di suoni che accompagnano la pressione di pedale o la velocità, ma anche toni di luce e immagini che la centralina dedicata elabora leggendo dodici parametri diversi.

Ci sono anche suoni feedback, per le operazioni sull’auto, incluse accesso e chiusura di EQS, uso dei vari comandi e collegamento alla presa di ricarica. Per un’interazione anche sonora tra vettura e chi la gestisce. Alla fine, si contano addirittura 350 sensori per controllare tutte le funzioni possibili su EQS grazie alla AI. Che misura distanze, velocità, accelerazioni, luminosità, precipitazioni e temperature, ma anche la presenza di persone, il battito delle palpebre del guidatore o il linguaggio degli occupanti. Questo per gestire il suono di guida interattivo, ma anche per raccomandare uno dei programmi energizing (altri temi sono Freschezza, Calore, Vitalità o Piacere) secondo quanto letto dai dispositivi “wearable” di chi è alla guida.

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