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L’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha aperto un’istruttoria contro Google per abuso di posizione dominante su segnalazione di Enel X Italia, il ramo della utility italiana che si occupa di fornitura e gestione delle colonnine di ricarica.
Secondo Enel, Google avrebbe rifiutato di integrare nell’ambiente Android Auto la app Enel X Recharge, applicazione sviluppata da Enel per fornire agli utenti finali informazioni e servizi per la ricarica delle batterie delle auto elettriche. La app, già disponibile su Apple Store e Play Store, fornisce la posizione delle colonnine di ricarica e consente la prenotazione e il pagamento del servizio.
Google ha però rifiutato di integrarla in Android Auto, sostenendo che per ragioni di sicurezza ad oggi sono ammesse solo applicazioni terze di media, messaggistica e navigazione. A Enel è stata offerta la possibilità di inserire la posizione delle colonnine di ricarica Enel X in Google Maps, ma secondo Enel e l’Antitrust la app rimarrebbe comunque fuori da Android Auto e non potrebbe offrire la possibilità per gli utenti di pagare il servizio, limitandone la diffusione.
L’orientamento del Garante sembra favorevole a Enel: «il rifiuto di Google di integrare l’app Enel X Recharge nel sistema Android Auto limita l’utilità di tale app a vantaggio di Google Maps così alterando le dinamiche competitive e ostacolando lo sviluppo di un servizio innovativo e l’esplicarsi di una concorrenza basata sul merito. Si consideri che, dato il rilievo assunto dagli effetti di rete nello sviluppo delle piattaforme, è sufficiente per Google limitare la crescita degli utenti di Enel X Recharge, e dunque limitarne la popolarità, per comprometterne le possibilità di successo», si legge nel testo del provvedimento di avvio di istruttoria che si concluderà il 30 maggio.
Nella giornata di ieri, intanto, i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni in alcune sedi di Google Italy Srl con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.