Covid19 + filiera globalizzata + software esagerato = freno all’auto elettrica nel 2020?

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Secondo qualcuno, in Germania (e non solo) si corre contro il tempo per tamponare lacune software e indebolimento della filiera nell’auto elettrica. Lancio gamma ID a rischio? Meno bilanciati, gli europei e gli asiatici, finiranno per favorire gli americani?
26 febbraio 2020

Ma come, siamo a dire da tempo che il colosso messo in piedi dal grande Henry (Ford) smetterà di produrre le auto “poco significative” per l’Europa, limitandosi ai modelli iconici e di tradizione in certi segmenti; poi quelli che devono aiutare Case come la sua, un tempo rivali, fornendo i pianali per le nuove elettriche, sono in difficoltà. Si perché non sono solo la Cina e l’Italia a pagare fermi produzione e ritardi industriali, per una filiera dell’auto che deve necessariamente adattarsi (in primis al Covid-19).

A tremare, o meglio forse solo correggere il tiro è anche l’industria tedesca che, pur forte e autonoma, un po’ dipende anche dal resto del mondo. E quel tanto diventa tantissimo, in ottica di modelli su cui si è investito per il lungo termine, con volumi crescenti.

Ecco allora le ultime indiscrezioni che si sommano, in negativo per il gruppo Volkswagen, a quelle di fornitori rimasti “a secco” per colpa dell'epidemia Coronavirus. Pare che non ben precisate noie allo sviluppo software per la gamma ID, possano addirittura ritardare il lancio estivo della prima ID.3. Evidentemente i nemici mediatici degli EV in genere e della rivoluzione “electric for all” su pianale MEB, la mettono giù dura: parlando di problemi enormi ai software “congelati” troppo in fretta, prima di chiudere un dovuto sviluppo e i test. Parlano anche di annullamento del pianificato lancio e prime consegne 2020, rimandate al 2021.

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Difficile dire quanto sia vero, forse poco. Forse invece è vero che ogni mattina le riunioni di VW sul tema coinvolgono troppa gente, tra interni ed esterni alla Casa e contando i molti intoppi in vista dell'ambito traguardo, qualcuno magari spiffera un numero che acquisisce poi uno zero in più, quando arriva sulla bocca di tutti. Sulle addirittura 20.000 auto bloccate, secondo manager magazin, noi di automoto.it ci chiariamo le idee già settimana prossima, quando andiamo (con le dovute cautele e limitazioni imposte) a Ginevra.

Per certo sono centinaia i test-drive fatti e ancora in corso con le molte varianti di ID VW. Auto del secolo per qualcuno, normale che si contino parecchi errori e correttivi da implementare, su sistemi complessi e connessi prima del debutto. Su sistemi inediti che andranno “alla prova del nove” non solo in Europa.

Nel caso queste difficoltà per Zwickau siano vere, a beneficiarne come rivale di mercato sarebbe un’azienda americana come Tesla, e non solo lei, magari altri in USA ed Europa, non solo storici carmaker. La Model3 di Elon resta un riferimento globale, non si sa per quanto, sul mercato delle auto “dovute” nel 2020 in Europa. Dovute non solo in termini di mercato, alla nicchia crescente degli EV, ma anche di target emissioni, che vengono fatte quadrare contando nel senso anche economico quelle "a 0" delle nuove auto elettriche, messe a listino prezzi 2020, 2021 e 2022.

La Top10 auto elettriche 2019 non vede ancora troppa rappresentanza europea, escludendo BMW e Renault, ma in ogni caso l’erede elettrica del Maggiolino, con la sua schiera di modelli derivati (oltre 20 per i 4 marchi di famiglia nel gruppo, più quelli di marchi che useranno il pianale) appena andrà a regime potrà davvero fare paura, a tutti i costruttori rivali.

Top10 auto elettriche nel mondo: poca Europa e 0 VW, per adesso
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