Cosa può fare una elettrica con la "M": gli altri accompagnano solo [VIDEO]

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In una breve clip la divisione M di BMW ci da un'assaggio di quello che la trazione elettrica può fare su una sportiva dell'Elica. E le auto "normali stanno a guadare...
19 agosto 2022

La BMW prosegue nei programmi di elettrificazione con le normali berline e Suv, ma gli sviluppi futuri della Divisione M-Sport ci vuole qualcosa di speciale. Una elettrica molto cattiva a ma soprattutto basata su una piattaforma a quattro motori indipendenti. Uno schema che permetterebbe ad un'auto di girare "sul posto" attorno al proprio asse verticale come farebbe un carro armato, ma ovviamente lo scopo non è quello di fare numeri da circo visibili nel video, c'è molto di più.

Avere un motore per ciascuna ruota apre uno scenario del tutto nuovo nella dinamica di guida, perché il controllo elettronico integrato delle singole unità è infintamente più preciso di un sistema a motore unico (o doppio) e trazione integrale con differenziali. Questo perché la ripartizione della coppia con un motore per assale deve passare necessariamente per un differenziale di tipo meccanico che, per quanto si possa controllare elettronicamente (come l'e-diff Ferrari) non sarà mai così preciso e immediato come l'invio di un determinato amperaggio ad un singolo motore calibrato esattamente in funzione dell'aderenza e della coppia richiesta sull'asse d'imbardata. 

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Portando il sistema al limite, come si vede nel video, le ruote di un lato possono girare in senso opposto all'altro permettendo manovre in spazi ultra-ristretti o burnout con il compasso. Un sistema simile avrebbe anche un'estrema efficacia sui percorsi a bassa aderenza, potendo modulare la coppia secondo l'aderenza reale del singolo pneumatico.

La tecnologia dei quattro motori indipendenti non è nuova (l'ha applicata di recente la Rimac Nevera da 2000 CV) e BMW M, che nel 2022 celebra i 50 anni di vita, ha sviluppato questo prototipo come fosse un Frankenstein, prendendo una i4 M50 e cambiando completamente gli assali anteriori, adottando l'avantreno allargato di una M3 e modificando anche il pacco batterie, che deve essere in grado di erogare e ricevere energia molto più rapidamente di una "normale" i4 M50 (qui il nostro test a confronto con la Tesla Model 3), quindi con ogni probabilità si passerà ad un sistema a 800V di tensione. È stato necessario rivedere anche il posizionamento dei radiatori per il raffreddamento dei singoli motori e degli accumulatori. 

Da Moto.it

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