Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Chi non farebbe i salti di gioia per veder decurtato fino al 40% il prezzo da pagare per una nuova auto elettrica?
È quel che prevedeva la norma, già inserita a suo tempo nella Legge di Bilancio 2021, che indicava il forte sconto sulle BEV da acquistare nuove da un concessionario.
Piuttosto chiari i requisiti per usufruire dell'offerta: che la vettura avesse una potenza fino a 150 kW e prezzo di listino inferiore a 36.600, IVA compresa, mentre l'acquirente doveva essere in possesso di un reddito Isee inferiore ai 30.000 euro.
Purtroppo l'attuazione del provvedimento è rimasta lettera morta, in quanto il decreto attuativo che avrebbe dovuto essere redatto dal Ministero dell'Economia non ha mai visto la luce.
Quindi, un'ennesima occasione perduta.
Ora però il provvedimento ritorna a galla: le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, al lavoro sul Decreto Infrastrutture, hanno approvato l'emendamento a firma di Gian Mario Fragomeli (PD) che, eliminando il rimando al decreto ministeriale, lo equipara nella modalità di fruizione agli incentivi già in essere, indicando che lo sconto sarà erogato al cliente dalla concessionaria, che ne riceverà il rimborso dalla Casa che a sua volta potrà procederne al recupero dallo Stato sotto forma di credito d’imposta.
Qualora la nuova norma entrasse in vigore, sarebbe alternativa rispetto agli altri incentivi, non essendo ovviamente possibile godere di entrambi i bonus.
Resta, oltre alle confermate caratteristiche relative a potenza e prezzo delle vetture, la “soglia di sbarramento“ alle persone fisiche con reddito familiare Isee non superiore a 30.0000 euro, come pure la scadenza a fine anno; il plafond stanziato per il provvedimento è dei 20 milioni di euro, che nelle intenzioni del proponente dovrebbero garantire l'erogazione di almeno duemila ticket di sconto.
Ma non basterà l'approvazione da parte del Parlamento: la norma, infatti, qualora venisse votata in Italia, dovrà poi passare al vaglio della Commissione Europea.
I tempi sono dunque molto stretti, vista la scadenza non rinviabile del 31 dicembre.
Non pochi i modelli interessati dal provvedimento: in ordine alfabetico, si inizia dalla Citroën e-C4 e si termina con le Volkswagen e-up! e ID.3, passando per tante versioni full electric come Dacia Spring, Fiat Nuova 500, Honda e, Hyundai Kona, Kia e-Niro, Mazda MX-30, MG ZS EV, Mini Full Electric, Nissan Leaf, Opel Corsa-e e Mokka-e, Peugeot e-208, Renault Twingo electric e Zoe, Skoda Enyaq iV, Smart EQ fortwo e EQ forfour.