Auto elettriche: in Europa si vendono nei paesi più ricchi

Auto elettriche: in Europa si vendono nei paesi più ricchi
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Uno studio Acea mette in diretta relazione l’indice del Pil nazionale e l’andamento di richieste di modelli elettrici: per sostenere la domanda, servono ulteriori incentivi
9 luglio 2021

Mercato dell’auto elettrica a due velocità? L’ennesima conferma arriva dallo studio realizzato in ambito europeo da Ecea, l’Associazione dei produttori, che ha indagato la ripartizione delle vendite di veicoli elettrici nell’UE nel 2020: ebbene, in un contesto generale che vede elettriche ed ibride plug-in arrivare al 10,5% di quota totale, in ben dieci Stati membri la loro incidenza resta inferiore alla soglia del 3%.

Oltre ogni dubbio, l’acquisto dei modelli elettrici appare direttamente legato al Pil dei singoli Paesi e l’accessibilità a modelli dal listino alto rispetto alle vetture con motori termici resta quindi un problema: «Come nel caso della distribuzione delle infrastrutture di ricarica - spiega Eric-Mark Huitema, direttore generale Acea - c’è una chiara divisione nell’accessibilità alle auto elettriche tra l’Europa centro-orientale e quella occidentale, nonché un pronunciato divario nord-sud».

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I Paesi con quota di mercato di auto elettriche inferiore al 3% hanno un Pil medio inferiore a 17.000 euro, come nel caso della Grecia; inoltre, i cinque Paesi con la più bassa diffusione sul mercato di auto elettriche hanno pochissimi punti di ricarica, ciascuno inferiore all’1% del totale dell’Ue.

Quote di penetrazione sul mercato dei veicoli elettrici superiore al 15% sono presenti nei Paesi più ricchi del Nord Europa, con Pil medio di oltre 46.000 euro: quasi tre quarti di tutte le vendite di auto elettriche dell’UE sono concentrate in quattro nazioni dell’Europa occidentale (Svezia, Paesi Bassi, Finlandia e Danimarca), con percentuale restante ripartita negli altri Stati membri.

Il dato della riduzione di emissioni CO2, indicato nel -12% nel 2020 e legato anche alle vendite triplicare di vetture elettrificate in Europa, spinge Acea a chiedere maggiore attenzione dei Governi verso questa modalità di mobilità: «Per continuare il progresso sulla strada delle emissioni zero, la Commissione europea deve ora garantire che ci siano tutte le giuste condizioni e che nessun Paese o cittadino sia lasciato indietro. I veicoli a zero emissioni devono essere accessibili e convenienti per tutti».

Traduzione: più incentivi per stimolare le vendite e sostenere il mercato ed obiettivi infrastrutturali vincolanti per ogni Stato membro dell’UE.

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