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Audi svela oggi un altro dei sui modelli futuristi, il concept Urbansphere che include già oggi varie soluzioni pronte a essere usate nelle vetture elettriche degli anni Trenta. La cura è tutta per le persone, tanto che addirittura la progettazione è avvenuta partendo dall'interno, per andare verso l'esterno. Audi Urbansphere è ancora distante, per noi, se si pensa che nasce pensando anche e soprattutto all’uso nelle megalopoli del futuro prossimo, più asiatico che europeo. Sono quelle ad alta densità di traffico, che però facendo due proporzioni e guardando avanti, con la tecnologia dell’auto elettrica disponibile a breve, non prefigurano realtà così lontana e servizi poco interessanti, anzi.
Lo spazio personale è particolarmente scarso anche in certe capitali europee e questa concept car, offre lo spazio interno più ampio di qualsiasi Audi mai vista. Lo coordina in modo intelligente con tecnologie e servizi digitali che riguardano tutti i sensi e offrono un livello di esperienza nuovo. È anche la prima volta che potenziali clienti in Cina, possono partecipare allo sviluppo, per quello che vuole essere un salotto su ruote, o un ufficio mobile.
Audi cerca di sfiorare il concetto di terzo spazio abitativo, durante il tempo trascorso nel traffico. Ovviamente la Urbansphere include non solo tecnologia ma anche lusso e privacy: volante, pedali e display per la guida sono assenti, arriva tutto quando serve e non prima, in uno spazio interattivo mobile che fa da ponte verso un ecosistema digitale molto ampio.
La piattaforma comune, anche agli altri due modelli prototipo Audi, è la PPE ovviamente con trazione elettrica, integrale a due motori e batteria al top, in tutti i sensi per i tempi odierni: 120 kWh, 800V e ricarica fino a 270kW. La potenza disponibile è 401 CV, con 690 Nm. L’autonomia massima dichiarata, esuberante per un’auto da città, è di 750 chilometri.
Ovviamente spazio alla guida autonoma, di livello 4, per un auto molto grande: lunga 5,51 metri. Le portiere si aprono a libro, con tanto di "Red Carpet Light" per i quattro posti. Seduta singola, con sonoro dedicato a ognuno e frigobar per tutti, ma chi è dietro può anche sdraiarsi o ruotare. Persino isolarsi parzialmente tutelando la privacy. L’infotainment è un “cinema screen” di intera larghezza, con funzioni succose perché Urbansphere, l’auto elettrica urbana lussuosa del futuro, capisce anche l’umore di chi è in abitacolo, personalizzando i contenuti (persino un’app per meditazione).
I materiali molto curati al tatto sono illuminati a zone, diversamente, per assecondare la luce naturale e dare senso arioso. Con i comandi classici di guida che “escono” quando richiesto, mentre Urbansphere viaggia autonomamente spazio a intrattenimento o funzioni lavoro, comandate vocalmente o a gesti, con funzione adattiva dell’auto che impara a conoscere chi siede in vettura e che preferenze ha: sono suggeriti subito i contenuti utili al momento.
Tutto ancora da definire, il preciso momento per il debutto di simili soluzioni e un prezzo di listino, per auto di serie che implementi tutta o parte della potenzialità espressa in questo concept targato Audi. Probabile che arrivino prima in sequenza porzioni di novità e segua poi una famiglia di vetture PPE inedite, che integrano quanto più apprezzabile dai mercati tra le molte soluzioni viste nella "serie Sphere":