Acea: nuovo alert sulla diffusione di colonnine in Europa

Acea: nuovo alert sulla diffusione di colonnine in Europa
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L'associazione dei costruttori torna a chiedere una presenza più equilibrata di infrastrutture per la ricarica nei Paesi dell'Unione
10 settembre 2021

Nuovo grado d'allarme lanciato dall'Acea: l'associazione dei costruttori europei ha diffuso uno studio nel quale vengono confermati i profondi squilibri nella presenza di colonnine di ricarica elettrica nel continente.

In particolare, viene segnalata la grave carenza di punti di ricarica lungo le reti stradali della maggior parte dei Paesi membri dell'UE: addirittura, in ben dieci di essi non se ne trova una nel raggio di cento chilometri.

Una condizione che secondo Acea rende molto problematico il raggiungimento degli obiettivi della transizione verso i veicoli a zero emissioni voluta dalla Commissione europea entro il 2035.

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«Gli automobilsiti europei - segnala Eric-Mark Huitema, direttore generale di Acea - non saranno in grado di passare ai veicoli a emissioni zero se non ci saranno abbastanza stazioni di ricarica e rifornimento lungo le strade in cui si muovono».

I dieci Paesi Ue che secondo Acea non contano nemmeno una stazione di ricarica per auto elettriche ogni 100 chilometri di autostrade, strade statali, provinciali e comunali sono la Bulgaria (media 0,8 punti di ricarica ogni 100 km), Cipro (0,5), Repubblica Ceca (0,9), Estonia (0,7), Grecia (0,2), Ungheria (0,6), Lettonia (0,5), Lituania (0,2), Polonia (0,4) e Romania (0,5).

Al contrario, la classifica delle nazioni meglio dotate vede svettare l'Olanda (media di 47,5 stazioni di ricarica ogni 100 km) seguiti da Lussemburgo (34,5), Germania (19,4), Portogallo (14,1) e Austria (6,1).

I due estremi della classifica vedono quindi i Paesi Bassi offrire punti di ricarica quasi ogni due chilometri di strada, mentre in Polonia, nazione otto volte più grande, c'è una stazione solo ogni 250 km.

L'Italia è in posizione centrale con una media di 5,1 punti di ricarica ogni 100 km, malgrado la quota di mercato dei veicoli elettrici sia ancora molto bassa:
insomma, stiamo creando una buona rete di infrastrutture in attesa del boom di vendite...
 

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