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«Le batterie renderanno inutili le reti elettriche tradizionali»: è una dichiarazione di intenti piuttosto forte quello di Elon Musk, numero uno di Tesla Motors, quella che accompagna la presentazione del Powerwall, la batteria agli ioni di litio destinata a far diventare energeticamente autonome le case degli americani prima e quelle di tutto il mondo successivamente.
Quella presentata dall'imprenditore sudafricano è una invenzione che si inserisce tra due dei suoi attuali business: da una parte c'è Tesla Motors, la sua Casa costruttrice di auto elettriche, dall'altra c'è SolarCity, ovvero la compagnia specializzata nel settore fotovoltaico. In mezzo c'è appunto Powerwall, ovvero l'accumulatore in grado di immagazzinare l'energia solare (oppure l'elettricità dalle reti tradizionali durante le fasce orarie in cui costa meno) e renderla disponibile in qualsiasi momento.
Il concetto è piuttosto semplice: le nostre case consumano maggiormente energia in due momenti della giornata, la mattina e la sera. Durante le ore diurne però splende il sole. Allora perché non catturare l'energia gratuita con cui il Sole irraggia la Terra per risparmiare e inquinare meno? Oppure per non rimanere al buio in caso di blackout?
Powerwall, un pacco batterie grande circa 1,30 metri per 86 centimetri, è già ordinabile attraverso il sito di Tesla Motors in due modelli: da 10 kWh e da 7 kWh. I primi esemplari costano rispettivamente 3.500 e 3.000 dollari e saranno consegnati nel corso dell'estate. Possono anche essere combinati fino ad ottenere un totale di 90 kWh, se il fabbisogno richiesto è più alto. Musk pensa infatti non solo alle applicazioni domestiche, ma anche a quelle industriali. Sono già pronti Powerwall di Tesla da 100 kWh che se “sommati” possono assicurare oltre 10 Mwh.