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Uno studio condotto dall'ente britannico Best Foot Forward, in seguito ripreso dall'Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici (l'AIRP) ha portato a concludere che l'utilizzo di uno pneumatico ricostruito comporta un risparmio del 30% delle emissioni di CO2 legate alla realizzazione dei due prodotti.
Stando all'analisi effettuata dall'ente inglese, poi ripresa dall'Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici, produrre una copertura nuova da 17,5 pollici comporta una valore di emissioni pari a 86,9 kg di CO2, mentre per ricostruire lo stesso i valori inquinanti scendono a 60,5 kg.
Sulla base di questi dati l'AIRP chiede di introdurre un incentivo per l'impiego di pneumatici ricostruiti nel disegno di legge Lulli, Ghiglia e Scalera per favorire la mobilità mediante veicoli a basse emissioni di CO2.
«Nel testo licenziato in sede referente dalla Commissione delle Attività produttive, commercio e turismo della Camera, il provvedimento prevede di riconoscere agevolazioni per l'acquisto di veicoli con ridotte emissioni - osserva l'Associazione, secondo cui durante l'iter parlamentare - sarebbe ancora possibile, oltre che opportuno, introdurre un incentivo anche per l'impiego di pneumatici ricostruiti.»
Fonte: Ansa