Incentivi auto ecologiche 2013: rinviati a data da destinarsi

Incentivi auto ecologiche 2013: rinviati a data da destinarsi
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Dovevano essere disponibili a partire dall’1 gennaio 2013 gli incentivi a taglie di emissioni per le auto più ecologiche (elettriche, ibride, GPL e metano), ma al momento del fondo non vi è alcuna traccia…
3 gennaio 2013

L’estate 2012 volgeva al termine quando il Governo tecnico annunciava lo stanziamento di incentivi a taglie di emissioni per le autovetture meno inquinanti a partire dal primo gennaio 2013. In particolare si era deciso di stanziare circa 140 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche, ibride, a GPL e a metano a patto che non superassero la soglia dei 120 g/km per quanto riguarda le emissioni di CO2.

 

È vero che la maggior parte del fondo (circa il 70%) sarebbe stato riservato alle imprese ed ai mezzi della pubblica amministrazione, ma era comunque un primo passo per smuovere il mercato dell’auto e soprattutto per iniziare a svecchiare il parco auto circolante nel nostro Paese.

Degli incentivi non vi è più traccia

Gennaio è ormai iniziato da qualche giorno ma del fondo per le auto ecologiche spendibile nel triennio 2013-2015 non vi è più traccia. Il perché è presto spiegato dal momento che il decreto sviluppo di questa estate che conteneva la legge per gli incentivi necessitava di un successivo decreto attuativo messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Economia e delle Finanze  per trovare effettivamente applicazione.

Gennaio è ormai iniziato da qualche giorno ma del fondo per le auto ecologiche spendibile nel triennio 2013-2015 non vi è più traccia

 

Il secondo decreto si sarebbe dovuto approvare necessariamente entro l’11 ottobre scorso, ovvero entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge stessa (legge 7 agosto 2012 n. 134 di conversione del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del Paese"), ma non ha mai ricevuto la firma del Ministro Corrado Passera e non è quindi mai entrato in vigore.

 

A questo punto il Governo tecnico invece di approvare nel più breve tempo possibile il secondo decreto che avrebbe reso disponibili gli incentivi dall’1 gennaio 2013 ha pensato bene di modificare la norma in modo tale da rinviare a data da destinarsi l’entrata in vigore del provvedimento.

La legge è stata trasformata

La legge che prima recitava "Il contributo spetta per i veicoli acquistati e immatricolati tra il 1º gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015" è stata trasformata di punto in bianco così: "Il contributo spetta per i veicoli acquistati e immatricolati a partire dal trentesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto attuativo e il 31 dicembre 2015".

Quindi da un lato non è dato sapere con esattezza quando saranno disponibili gli incentivi per le auto più ecologiche e dall’altro non è difficile immaginare che con le elezioni alle porte e la formazione di un nuovo Governo in primavera il decreto attuativo non venga mai più riproposto ed anzi finisca con l’essere definitivamente abbandonato

 

Quindi da un lato non è dato sapere con esattezza quando saranno disponibili gli incentivi per le auto più ecologiche e dall’altro non è difficile immaginare che con le elezioni alle porte e la formazione di un nuovo Governo in primavera il decreto attuativo non venga mai più riproposto ed anzi finisca con l’essere definitivamente abbandonato.

E intanto il fondo si è ridotto...

Non solo, il Governo ha provveduto anche a ridurre la portata del fondo, così che i 50 milioni previsti per il 2013 sono diventati solamente 40 e i 90 milioni (45+45) riservati per gli anni 2014 e 2015 si sono trasformati improvvisamente in 70 (35+35).

 

A questo punto bisogna sperare che il nuovo Governo che nascerà in seguito alle elezioni sappia attuare una politica strutturale e duratura a sostegno dell’auto, in modo tale che il mercato delle quattro ruote in Italia possa tornare a far registrare risultati in positivo e che si possa contemporaneamente rinnovare sostanzialmente il parco auto circolante del Paese a tutto vantaggio della qualità dell’aria delle nostre città.

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