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Si allunga l’elenco di Paesi a livello mondiale che credono nel futuro sviluppo di veicoli alimentati attraverso energie alternative e che investono ingenti somme del proprio bilancio a supporto delle Aziende che possano contribuire alla realizzazione di mezzi di trasporto più rispettosi dell’ambiente.
L’ultimo esempio in questa direzione è ben rappresentato dalla Cina, che, attraverso le parole del suo Ministro delle Finanze, ha annunciato di voler investire 315 milioni di dollari all'anno nello sviluppo dei veicoli ad energia alternativa, con il preciso obiettivo di ridurre sensibilmente i consumi di carburante.
Il Governo della Repubblica Popolare tenta di incoraggiare anche l'utilizzo di autobus ibridi all’interno delle grandi aree metropolitane del Paese, mentre le agenzie di servizio pubblico, come ad esempio le società di noleggio auto, promuoveranno la prova di auto ibride in 25 città.
Secondo le più recenti statistiche, il numero dei veicoli circolanti in Cina dovrebbe triplicare entro il 2020. Come diretta conseguenza di questo fenomeno in continua crescita si avrebbe sicuramente un aumento vertiginoso della domanda di combustibili fossili, con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria all’interno del Paese asiatico. Le 32 principali città della Cina si sono già adeguate agli standard dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma Pechino si conferma ancora oggi una delle città più inquinate del mondo.
Il Governo ha infatti inviato un richiamo affinché le principali città si adoperino per limitare l'utilizzo dell'automobile in alcuni giorni, provvedendo contemporaneamente a far installare il maggior numero di stazioni di ricarica per auto elettriche e ad esentare i veicoli alimentati attraverso energie alternative dalle restrizioni alla circolazione.
Fonte: Ansa