Blocco del traffico a Milano. Fabio Fazio: «Solenne stupidaggine che complica la vita»

Blocco del traffico a Milano. Fabio Fazio: «Solenne stupidaggine che complica la vita»
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Il celebre conduttore televisivo Fabio Fazio ha affidato a Twitter il suo giudizio assolutamente negativo in merito ai blocchi del traffico domenicali. Ne è scaturita un'aspra polemica che ha coinvolto anche il Sindaco Pisapia
7 aprile 2013

L’amministrazione del Comune di Milano prosegue con convinzione la politica dei blocchi del traffico domenicali, che dopo quella andata inscena lo scorso 17 marzo e quella appena conclusasi proprio oggi, domenica 17 aprile, continueranno ad intervallarsi almeno per tutto il 2013.

Domenicaspasso: scoppia la polemica

Come avviene ogni volta che viene stabilita una nuova domenica a piedi, o domenicaspasso come ama chiamarle la Giunta presieduta da Giuliano Pisapia, anche in questo caso non sono mancate le polemiche tra gli abitanti del Comune di Milano, molti dei quali vedono limitata in questo modo la propria libertà di muoversi sfruttando il mezzo di trasporto privato.

 

Questa volta però è stato un personaggio dello spettacolo del calibro di Fabio Fazio, noto conduttore televisivo, a marchiare con il bollino rosso il blocco del traffico imposto nel Capoluogo lombardo.

 

Fazio ha deciso di affidare ad un cinguettio su Twitter le sue perplessità in merito alla domenica a piedi milanese scrivendo: «Domenica blocco del traffico a Milano dalle 10 alle 18. Continua la solenne stupidaggine che complica la vita a tanta gente.»

blocco traffico
Secondo Fazio il blocco del traffico domenicale crea solo problemi alle persone che hanno necessità di muoversi

 

Il conduttore televisivo però non ha esitato a rispondere ai tweet dei suoi follower, rimarcando con convinzione la sua posizione: « Sì. C'è chi lavora, chi deve occuparsi di anziani e figli. Chi deve rientrare a Milano o uscirne. Non tutto è stereotipo».

 

Come al solito non è mancato chi ha pensato di ricordare al volto noto della televisione italiana che esistono anche metropolitane e biciclette, ma Fazio non si è mosso di un solo centimetro: «Milioni di abitanti hanno milioni di esigenze diverse e non per tutti la domenica a piedi ha lo stesso valore. Né tutti hanno le stesse possibilità. Fine. Non parliamone più».

Interviene Pisapia

Come spesso accade però quando sono personaggi noti ad avviare discussioni su Twitter, la questione si è amplificata fino a coinvolgere lo stesso Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che nei 140 caratteri a disposizione sul canale social ha twittatato in risposta a Fazio: « Caro Fazio, AreaC e DomenicAspasso fatti concreti e impegni mantenuti per Milano più vivibile. Preferivi come era prima?»

Milioni di abitanti hanno milioni di esigenze diverse e non per tutti la domenica a piedi ha lo stesso valore. Né tutti hanno le stesse possibilità. Fine. Non parliamone più

 

La risposta di Fazio non si è fatta di certo attendere: «Pisapia, non mi riferivo a lei. Le domeniche a piedi ci sono da molti anni... e da sempre la penso allo stesso modo. Area C è altro».

L'Assessore al Benessere contro Fazio

Nell’aspra discussione è intervenuta anche Chiara Bisconti, Assessore al Benessere, che non ha esitato a ricordare a Fazio il suo passato a favore dell’ambiente: « Ricordo qualche anno fa Fabio Fazio testimonial del Wwf per iniziative a difesa del verde e per la qualità della vita nelle città. Sono rimasta molto sorpresa leggendo il suo tweet contro le Domenicheaspasso».

 

«Vuol dire che ha cambiato idea sulla necessità di politiche ecologiche? Mi piacerebbe che Fabio partecipasse ad una delle tante iniziative che si svolgono a Milano nelle domeniche senz'auto, magari già dopodomani (vieni a pedalare!), lasciando a casa per un giorno l'automobile potrà scoprire una città più bella. Da parte nostra continueremo sulla strada aperta da Area C e Domenicheaspasso: per avere città più dolci e silenziose, per allentare la morsa del traffico.»

Opinione pubblica spaccata in due

La polemica sui blocchi del traffico domenicali non è certo destinata ad esaurirsi qui, soprattutto perché l’opinione pubblica sembra essere spaccata perfettamente in due tra chi sostiene che siano iniziative salutari e stimolanti per tornare a vivere le proprie città e chi invece le reputa limitazioni della libertà di mobilità individuale.

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