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Mosca, 21 Aprile 2021. Da quando è nato, il Rally-Raid è far sognare. Secondo uno slogan un po’ triturato, far sognare soprattutto quelli che… restano. Il Silk Way Rally cambia tono e introduce un nuovo “paragrafo” alla propria filosofia con un impegno fondamentale: consentire a chi sogna… di realizzare il proprio desiderio. Lo fa attualizzando il programma, la rotta, le mète del Silk Way Rally edizione 2021. Parola di Luc Alphand, da febbraio direttore sportivo del Rally.
In linea con tempi difficili il Silk Way Rally, 1-11 Luglio, diventa più breve, concentrato, non meno intenso. È la “responsabilità” di una Prova di Campionato del Mondo, l’unica FIA e FIM, Auto e Moto. Il miraggio del deserto arido e lontano è sostituito da una perla geografica rara. Altai, la catena montuosa che domina al centro dell’Asia. Dieci giorni di gara, nessun intermezzo, o giornata di riposo. Verifiche e burocrazia lampo a Omsk. La semplificazione essenziale è la rinuncia al passaggio in Cina. Per questa edizione. Troppo complicato, rischioso. Quindi dalla Russia dell’Est a Ulan Bator attraverso le distese della Mongolia dell’Ovest fino alla Capitale. Il percorso si sovrappone al “corridoio” più a Nord della Via della Seta, ed enfatizza uno degli aspetti più attraenti dei Rally-Raid, l’emozione del ritmo nei cambi di scena. Come in una successione di slide lo spettacolo cambia e sorprende. I tracciati originali della Via della Seta rispondevano a una necessità: esplorare nuove vie alla ricerca di un percorso sicuro.
Oggi quell’esplorazione si traduce nel Silk Way Rally ogni anno diverso e oggi inedito nel suo sviluppo in quota, ideale aspetto climatico di una scelta di mezza estate. Tra Russia, Kazakhstan, Cina e Mongolia, l’Altai è la “terrazza” centrale dell’Asia. È stata la sfida magica e misteriosa, autentico baluardo di confine geografico e psicologico del viaggio originale. Oggi è di nuovo Storia.
Non è difficile immaginare la successione degli incredibili paesaggi attraversati dal Rally, la varietà di terreni e di scenari a disposizione dei tracciatori, oggi, e dei Concorrenti dell’11ma edizione. Scegliere i più suggestivi e collegarli nella catena delle dieci tappe in programma è stato uno dei punti più delicati delle ricognizioni, ma anche uno degli aspetti più affascinanti del “progetto” Silk Way Rally 2021.
Partenza il primo Luglio da Omsk, dunque, tre tappe nella taiga russa, la Siberia orientale asiatica di sfondo fino ai confini dell’Est. Quindi la grande discesa sulla rotta NO-SE, lungo la dorsale dell’Altai. La Montagna diventa protagonista, con le sue cime, i laghi smeraldo in quota, le dune in fondo alle valli. Una volta passato il confine, sette tappe in Mongolia fino a Ulan Bator, pane per i denti di Piloti e Navigatori nel Paese del “perenne cielo azzurro”, dove il Rally avrà il suo epilogo l’11 Luglio. 5.500 chilometri di pura Avventura, di cui 3.300 di Prove Speciali.
Altre novità. Nessuna giornata di riposo, però una Tappa Marathon, lo sapete, senza assistenza se non quella tra i Concorrenti. E poi la più importante, l’istituzione della categoria G-Moto Challenge Moto. La “sofferenza” diventa… lusso! È l’evoluzione della storica “Malles Moto”, tutto da soli, però una cassa, attrezzi e attrezzatura a disposizione, ruote, tutto a cura dell’Organizzazione in perfetto accordo con lo spirito originale. Alla “tradizione” il Silk Way Rally aggiunge un plus: l’”hospitality”, tenda e sacco a pelo, e il trasporto della Moto (o del Quad) da Parigi a Omsk, e quindi da Ulan Bator a Parigi! L’opzione è gratuita per i primi 15 Piloti Moto iscritti.
Protocolli sanitari. Obbligo e responsabilità. L'evento si svolgerà in stretta conformità con le direttive e i regolamenti approvati da Rospotrebnadzor, il servizio federale di vigilanza per la tutela dei diritti dei consumatori e del benessere umano, e dalle autorità sanitarie locali, nonché con le raccomandazioni della FIA e della FIM.
Eccoci… le iscrizioni sono aperte! (fino al 15 maggio)
© Immagini Silk Way Rally – SWR – Red Bull Content Pool