Road To Dakar. Ex-Uragano-Peugeot. Che fine hanno fatto i Piloti del Dream Team?

Road To Dakar. Ex-Uragano-Peugeot. Che fine hanno fatto i Piloti del Dream Team?
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Molte chiacchiere, ancora nessuna certezza ufficiale… Si sa che il vincitore della Dakar 2018, Carlos Sainz, difenderà il Primato con una Mini John Cooper Works, che a Stephane Peterhansel alla fine potrebbe piacere l’SSV con la compagna Andrea Mayer. E Despres?
28 settembre 2018

Road To Dakar, 17 Settembre 2018. Se posso dire la mia, fino all’ultimo minuto continuerò a sperare che a Satory salga l’embolo a qualcuno che può, al quale venga l’illuminazione di dare una lavata alle Peugeot 3008 DKR Maxi, imbarcarle sull’ultimo aero cargo utile e metterle a disposizione di qualcuno che abbia veramente, seriamente, concretamente voglia di vincere la Dakar. So che non è un programma ragionevole, solo perché, appunto, non è un programma, e anche che a questo mondo, oggi, certe levate di testa sono vietatissime. Ma le Macchine dominatrici di tre edizioni consecutive fino a poco tempo fa erano ancora lì, coperte di polvere e di gloria in un capannone dove da tempo si pensava a altro.

A un certo punto della stagione, prima delle ferie, è partita la bufala dell’acquisto delle 3008 da parte del fantomatico Team Easy Rally Raid, che le avrebbe comprate per affittarle a caro prezzo a qualche Pilota-nababbo, o eccentrico-nababbo, o per girarle a altra organizzazione nababbo-eccentrica che rimettesse in pista Auto, Ricambi, Tecnici e Tecnologie, Meccanici e mezzi di assistenza. L’identikit di un piano per far guidare le leggendarie 3008 DKR, che so, a un Hamilton in un team diretto da un Elon Musk, portatore d’acqua un VR, per intendersi.

Era una bufala, hanno provato a dire in giro che le avevano comprate, ma nessun nababbo si è fatto avanti e così non le hanno nemmeno ritirate, e la storia Easy Rally è finita lì. Come non detto. Niente, le già leggendarie 3008 erano ancora ferme, solo qualche show in giro per manifestazioni e eventi, Erzberg, FOS, WRX, ma nessun Rally in nessun programma. Pace, anche se non so darmi pace. Poi, ormai a fine stagione, spunta una storia interessante. Un paio di 3008 gestite ancora da PH Sport, roba seria, e affidate e Hunt e Meo, proprio lui, l’Antoine fuoriclasse e multi Campione del Mondo di Enduro (ricordate che l’avevamo incontrato in Corsica e che aveva le idee piuttosto chiare?).

Peterhansel alla Dakar 2018
Peterhansel alla Dakar 2018
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Nel frattempo, il Dream Team a piedi! Stephane Peterhansel, Carlos Sainz, Cyril Despres, Sébastien Loeb e rispettivi navigatori. Di tutti questi, l’unico “piazzato” da tempo, già da prima della Dakar, sembrava essere David Castera, “tattico” sull’Incrociatore di Despres tornato a fare l’organizzatore comprando il Rally del Marocco. Poi però si sente dire che il francese potrebbe essere proprio l’ufficiale di macchina di Antoine Meo. Secondo i bene informati, e noi si badi bene non lo siamo mai, sarebbe cosa fatta e certa. Molto bello!

Di Stephane Peterhansel si è sempre sentito dire, e nell’ultima fase stagionale con insistenza, che gli piacerebbe cambiare categoria, abbassare il profilo delle sue partecipazioni, ovvero non avere l’assillo della vittoria, e correre in compagnia della compagna Andrea Mayer. Al Campione dei Campioni della Dakar il Camion alla fine non è mai piaciuto, quindi, ecco l’insistenza insolente delle chiacchiere non più soltanto voci: “Peter” correrebbe con un SSV, il gabbiottino a quattro piccole ruote motrici e tanta aria (e polvere, e pioggia) sul viso. Il problema vero, tuttavia, sarebbe stato il fatto che né Quandt di X-Raid né Fortin di Overdrive avrebbero voluto che a fianco del Campione salisse… la moglie. Fosse così, la novità vera e notizia bomba sarebbe l’idiozia campione del mondo di manager troppo miopi per stare al mondo.

Poi, ormai a fine stagione, spunta una storia interessante. Un paio di 3008 gestite ancora da PH Sport, roba seria, e affidate e Hunt e Meo, proprio lui, l’Antoine fuoriclasse e multi Campione del Mondo di Enduro

Tutti Mini, tutti che vogliono il Buggy JCW, e il buggy JCW che vuole l’esperienza di Carlos Sainz, il migliore sviluppatore del Pianeta, per crescere alla svelta. Intanto Toyota, in Belgio, in Sud Africa e in Giappone, lavora nell’ombra e punta evidentemente su Nasser Al Attiyah, sul Vasyliev del “distaccamento” G-Energy, su un po’ di privati.

Settembre è la deadline “ragionata”, poi vengono i colpi di testa, o di scena. Il primo appuntamento rivelatore, comunque, è tra poco, e corrisponde esattamente con il Rally del Marocco Edizione David Castera, tutto un programma!

Talvolta, sotto la cenere…

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