Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Lichtenburg, 15 Settembre 2019. Probabilmente non ci saremmo mai occupati di una prova del Campionato Sudafricano Cross-Country, non fosse che la quinta prova della serie è stata scelta da Toyota e Gazoo Racing per battezzare il debutto di Fernando Alonso e Marc Coma, la coppia del momento, al fiume del Rally-Raid.
Territorio, tipologia di Gara e Quartier Generale del Team che, lo ricordiamo, ha profonde radici in Sud Africa, spiegano come mai sudafricani, giapponesi e… spagnoli abbiano scelto questa particolare competizione, quinto appuntamento dio una serie particolarmente fortunata e seguita, la Lichtenburg 400 che si disputa nella provincia di Noird-Ovest del Paese.
Il tenore del Cross-Country, e in generale del fuoristrada del Deserto, è altissimo in Sud Africa. C’è tradizione e dal profondo Sud africano sono saliti sul palcoscenico delle varie declinazioni della disciplina numerosi, straordinari Campioni. A me vengono in mente subito il mitico Alfie Cox e Giniel De Villiers.
Ecco spiegata la scelta di Alonso e Coma, che peraltro erano già volati da queste parti per fugare gli ultimi dubbi sullo “switch” dei due fuoriclasse verso i Rally Raid, con l'obiettivo Dakar 2020 Arabia Saudita.
Non la facciamo troppo lunga. Tre Toyota ai primi tre posti, le prime due ufficiali Gazoo Racing Sud Africa. Ha vinto Giniel De Villiers, questa volta in compagnia del Navigatore Dennis Murphy, davanti all’Equipaggio Lategan-Cummings e alla terza Hilux di Jason Venter e Jaco Van Aardt.
A Alonso e Coma non è andata male, ma neanche in modo nor… male. Terzi alla fine della corsa e prova generale e di qualificazione del Venerdì, i due Assi si sono mossi bene nella prima parte della Lichtenburg 400 fino al momento in cui, troppa foga, succede, Alonso ha messo la pregiatissima Hilux numero 331 su un fianco. Niente di male, rimessa sulle ruote la Macchina, Alonso si è fatto quattro risate dello spavento ed è ripartito, carrozzeria da sistemare e successivamente parabrezza da sostituire. Coma, per parte sua, è abituato a sdrammatizzare su certi “spessori straordinari” del Cross-Country e per uno che ha vinto 5 Dakar in Moto, una scivolata in Auto deve essere sembrata poco più che un tuffo in tobbogan.
Compromesso il risultato, ma nessuno né in Toyota Team né in abitacolo di Hilux aveva minimamente pensato a un qualsiasi prodotto di classifica, l’Equipaggio ha terminato la Tappa e si è rimesso in fila per la partenza della seconda frazione, decidendo tuttavia di abbandonare l’ufficialità della Gara per dedicare i successivi 187 chilometri della Corsa a uno speciale test in modalità simulazione… quasi vera.
Buone sensazioni. Velocità, intesa, voglia. Per entrambi che, è bene ricordarlo, non avevano nessuna esperienza specifica, non Alonso come Pilota di Auto da Rally Raid, non Marc Coma come Navigatore, il test è “passed” e si passa ad altro. La Dakar si avvicina e passa per il Marocco e altri luoghi “segreti” dove far abituare le ruote da Deserto al “polso” intransigente di un bicampione di Formula 1.
Foto: Erick De Jager / Twitter e Reuben van Niekerk / Twitter