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Yanbu, Arabia Saudita, 14 Gennaio. È l’ultima sera di apertura stagionale. Domani il Bar della Dakar chiude e va in ferie. La gente si disperderà per le bettole di Jeddah e poi tornerà al proprio Bar a casa sua. Siamo già un po’ tristi. Ne abbiamo viste di cose, qui attorno senza muoverci dalle nostre seggioline. Ognuna ormai porta il nome del suo avventore ormai abituale.
E siccome è l’ultima sera, stavolta alziamo la posta. Che più alto non si può.
Stasera si dice una cosa sola: chi vincerà la Dakar domani! Vi sveliamo i nomi dei vincitori, e scendendo in profondità, vi diremo come.
Dobbiamo ammettere che non tutti i nostri esperti sono d’accordo. Ci sono alcune linee di tendenza che divergono leggermente. Le teorie elaborate e fantasiose sono sempre affascinanti. A volte più della realtà. In un certo senso sono tutte vincenti. Così come sono vincenti tutti gli attori protagonisti tra i quali il destino ha già scelto.
Le Moto. Il “Senatore” non ha dubbi. “Vincerà Kevin Benavides. Hanno ridotto la Speciale a 200 chilometri. Sono pochi perché il mondo vada a gambe all’aria. “Key Ben” lascerà arrivare Sunderland, gli si metterà in coda e non lo mollerà di un centimetro, caschi il mondo. Arriverà anche Sanders ma non gli lascerà prendere l’iniziativa. Navigherà come se fosse da solo e taglierà il traguardo giusto dietro Sam. Quanto basta. Il trofeo della Dakar partirà dopo domani per Salta, Argentina!”
Il “Trucido”. “Sarà un colpo di scena senza precedenti. Vincerà Sam Sunderland. Come? Perché? Abbiate fede. Ora vi racconto. Sam Partirà a palla e Quintanilla dietro di lui ancora più forte per levarsi dalle scatole Benvides e poi tirare Sam. Sanders, che chiameremo il “Killer”, verrà su come un tornado, passerà Benavides e partirà su una pista sbagliata, intenzionalmente. L’argentino abboccherà e vincerà Sam. Gioco di Squadra micidiale.”
Infine “Filosofo”. “La Dakar si vince domani con calma, riflessiva determinazione. Brabec è indietro. Partirà come un macigno che scende dalla montagna, inarrestabile. Poi inizierà a salire i pioli della scala, Waklner, Sanders, Benavides, che porta al successo e al bis americano.”
Le Auto. Parte il “Professore”. “Per battere un fuoriclasse dell’ingegno come Peterhansel ci vogliono attitudini che non sono di nessuno né in questa Dakar né sulla Terra. Ormai sapete chi vincerà, ma non avete chiaro lo scenario finale. Al Attiyah vincerà la sua settima Speciale, sarà secondo e recupererà anche cinque minuti. Ma al traguardo sarà un Principe e salirà sul cofano della Mini per complimentarsi con l’Avversario (e Red Bull ci avrà spinto sopra anche Carlos Sainz).
Tutti zitti. Nessuno osa una tesi diversa. Tutti cappello in mano. Qui la realtà è già una Storia incredibile. Alla fine il “Coatto” si erge sui tavoli e lancia il suo epilogo: “Voi non sapete la storia vera. Non la sapete tutta. Un inviato è andato al camper di Peterhansel nottetempo. Aveva un contratto “particolare”. Io l’ho letto. I Giapponesi hanno offerto ad “ammazzasette” un attico a Tokio e una fabbrica nella quale saranno prodotte solo Motociclette a Marchio. Purtroppo Peter ha risposto semplicemente. “Sto bene in Corsica e ho già una motocicletta. Grazie, guaglio’, ‘unn’èccosa!”
Voi siete d’accordo? Lo sapevate anche voi?
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