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Jubbah, dintorni di Ha’Il, Arabia Saudita, 12 Dicembre. Metà del Hail Toyota Rally 2020 è andato. Archiviato. Tuttavia la corsa in Arabia Saudita resta nel vivo, si riposa un giorno e poi riparte. Sabato, infatti, si è conclusa la prima parte, ovvero quella che è denominata e vale come Hail Baja 1, penultima prova di Coppa del Mondo Cross-Country Bajas, domenica ci si riposa e lunedì si riparte per gli allori della Hail Baja 2, gran finale del Rally e del Mondiale.
In archivio, dunque, scolpite nella pietra del deserto arabo, la vittoria di Nasser al Attiyah e Mathieu Baumel tra le auto, e di Adrien Van Beveren nella Gara delle Moto.
L’equipaggio Toyota Ufficiale non si è fatto mancare nulla. 2 Tappe, due vittorie di giornata, successo pieno e incontrastato per distacco, se così si può dire. Una vittoria facile, viene da dire, non fosse che nelle maratone del deserto c’è ben poco di facile o scontato. La verità è che, quandanche la concorrenza non abbia voluto scoprire tutte le sue carte in vista dell’impegno cruciale della imminente Dakar, sia l’Equipaggio sia l’Hilux ufficiale Gazoo Racing Rally Team sono apparsi in gran forma. Non resta che vederli all’opera in Hail Baja 2 e averne piena conferma.
Secondo e terzo posto per i buggy Mini John Cooper Works di Carlos Sainz e Lucas Cruz, a sei minuti dal vincitore, e di Stephane Peterhansel e Edouard “Dud” Boulanger, più nove minuti. Il resto della truppa arriva alla spicciolata decisamente distanziata, e solo ai termini della classifica di Coppa del Mondo vale la pena di ricordare che Vladimir Vasilyev, Mini JCW Rally, quinto assoluto, ha fatto meglio di Bernhard Ten Brinke, Toyota, sesto, tornando quindi in testa alla classifica provvisoria di Coppa del Mondo a una prova dalla fine. Sarà dunque la sfida russo-olandese per la conquista della Coppa, pochi dubbi al riguardo, il tema centrale di Hail Baja 2. Anche se sarà di estremo interesse vedere se le nuove Mini Buggi decideranno di alzare il ritmo e “rivelarci” in qualche modo, almeno indicativamente, il livello di competitività raggiunto dalle macchine di X-raid. Sven Quandt, il padrone e Direttore del Team, si è dimostrato “ufficialmente” molto soddisfatto del risultato e del ritorno di affidabilità fornito dalle sue parzialmente nuove vetture, soprattutto in considerazione della foratura di “Peter” il primo giorno, costata una bella manciata di minuti.
Finale rocambolesco per l’SSV Can-Am di Khalifa Al Attiyah (sì, proprio lui, il fratellino di Nasser) e del nostro bravo Paolo Ceci, terzi di categoria nonostante l’incontro con un piccolo problema meccanico che comunque non ha invalidato la loro gran bella corsa.
La Gara delle Moto, invece, era prevedibilmente su un solido binario unico, poiché non c’era ragione di pensare che qualcuno potesse disturbare la cavalcata trionfale di Adrien Van Beveren. Il francese fuoriclasse delle gare su sabbia si è imposto largamente indisturbato, portando la Yamaha WR450F Rally ufficiale una vittoria “dosata” su quasi un’ora di vantaggio sul secondo classificato, l’ancora troppo giovane e inesperto, ma promettente, Konrad Dabrowski figlio d’arte di Marek, in gara con una KTM Rally Replica.
L’Hail Toyota Rally va al riposo domenicale, in attesa del gong della seconda parte, la Baja 2 che chiude la stagione agonistica Cross-Country consegnando il suo bilancio direttamente alla Dakar.
Le immagini ci mostrano che correre in Arabia Saudita non è solo sofferenza e fatica!
© Immagini Red Bull Content Pool, X-raid, Yamaha Racing