Dakar ‘22. Lada Niva, alla Ricerca del Successo Mancato agli Albori

Dakar ‘22. Lada Niva, alla Ricerca del Successo Mancato agli Albori
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Un Team svizzero prepara e iscrive una mitica Lada Niva 1984, con un obiettivo ambizioso: vincere la sfida “tecnologica”, ma soprattutto ritrovare quell’affidabilità che allora limitò le ambizioni di Jean-Jacques Poch
5 novembre 2021

Togliattigrad, Novembre 2021. La sfida della Dakar 2022 è lanciata e ormai imminente, nella maggior parte dei casi pronta e in ebollizione. Tutto si materializzerà i primi giorni del nuovo anno a Djeddah, quando la carovana del Rally sbarcherà in Arabia Saudita per la terza edizione interamente in quel Paese.

C’è un… ritorno al futuro. Lada. La Fabbrica russa arriva in appoggio all’iniziativa di un Team svizzero che si propone di rinverdire i fasti delle Niva delle prime edizioni, proiettandoli nella nuova categoria che è una vera e propria esplosione di successo: Dakar Classic. Nello specifico, oltre allo spirito di avventura che anima l’intera categoria Vintage, la Niva di oggi si propone di “recuperare” quell’affidabilità che pose certi limiti alla partecipazione Lada dell’epoca.

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Antefatto. Anni ‘70, i russi lanciano un “concorso” ministeriale per la realizzazione di una fuoristrada moderna, coraggiosa sfida in tempi in cui imperano Land Rover e, a casa loro, Gaz, rispondendo alla sfida occidentale lanciata dall’innovativa Range Rover. Vince la Vaz, Fabbrica di Togliattigrad che realizza la Vaz E-2121. Presentata ufficialmente nel 1977, il successo della Lada Niva è immediato, potente e duraturo, tanto è vero che la fuoristrada russa è ancora in produzione nella sua attuale declinazione 2131. Una parte importante di questo successo è dovuto a Jean-Jacques Poch, che divenne l’importatore (ancora di successo) della fuoristrada russa e che spinse il suo nome oltre i confini dell’allora Parigi-Dakar con un impegno gigantesco. In nove anni di appassionate partecipazioni, le Lada Niva portate al debutto da Jean Claude Briavoine and Bernard Clerisse, #128, ritirati, e da altri 3 Equipaggi, tutti all’arrivo, furono guidate da nomi storici quali Jabouille, Sardou, De Cortanze, Schlesser, Lartigue, i fratelli Marreau, Ickx. Le Niva ottennero vari piazzamenti e tre podi, ma non riuscirono mai a vincere. In generale e vanificare ambizioni legittime furono problemi di affidabilità dei prototipi, soprattutto delle sospensioni.

Oggi Dakar Classic, “variante” vintage della Maratona con un regolamento legato alle auto impiegate fino alla fine del secolo scorso, gli svizzeri Mario Jacober e Sladjan Miljic hanno deciso di partecipare con una Niva Vaz-2121 del 1984 iscritta per i colori del Red Niva Legend Team. Il fatto singolare è che, contrariamente quanto avvenne agli albori della Dakar, quando fu l’emanazione della casa a lanciare la sfida, oggi è la Fabbrica che torna in appoggio al progetto del Team privato sostenendone la comunicazione e parte dell’ingente impegno economico. L’Equipaggio è andato in visita alla Fabbrica, e ha deciso di tornare a casa via terra, sottoponendo così il loro… ritorno al futuro a un real test di affidabilità.

© Immagini  ASO - LRNT

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