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Shubaytah, Arabia Saudita, 17 Gennaio 2025. Yazeed Al Rajhi e Timo Gottschalk, Toyot Hilux Overdrive, hanno vinto la 47ma Dakar Arabia Saudita. È un vero e proprio exploit. Primo: non era mai successo, né in Africa né in America del Sud, che un autoctono si aggiudicasse la regina dei Rally-Raid. Secondo: la vittoria di Al Rajhi fa di uno dei più forti imprenditori del Regno anche uno spettacolare idolo sportivo. Terzo: con una doppietta, primi Al Rajhi-Gottschalk e secondi Henk Lategan e Brian Cummings, Gazoo Racing, Toyota respinge l’assalto incrociato dei nuovi, forti arrivati, le formazioni di Ford M-Sport e The Dacia Sandriders.
Henk Lategan e Brett Cummings, secondi, hanno senza dubbio riscattato le precedenti edizioni sfortunate e si pongono all’attenzione come uno degli Equipaggi sicuri del futuro. Tuttavia si è dovuto vedere ben presto, già dalle battaglie quotidiane, che contro Al Rajhi la guerra era persa già in partenza. In particolare poiché la fase finale, e cruciale, della 47ma edizione, si è sviluppata interamente nell’Empty Quarter. L’oceano di dune così famigliare al saudita ha consentito certamente ad Al Rajhi, comunque più bravo nella guida sulle dune, di sfruttare a pieno anche il “fattore campo”. Al terzo posto la formazione-novità Mattias Ekstrom-Emil Bergkvist con la nuovissima Ford M-Sport Raptor, tremendamente costante e redditizia. E fuori dal podio una certa delusione, Al Attiyah e Boulanger “solo” quarti con la nuova Dacia e non così lucidi come in altre occasioni, e le piacevoli sensazioni offerte da Mitchell Guthrie, con la seconda Ford, e Mathieu Serradori, Century, il miglior “insider” privato dell’era moderna della Dakar.
Questo non toglie nulla al Re dell’Acciaio del Regno di Arabia Saudita. Al Rajhi ha messo in mostra anche un’altra caratteristica inedita, la saggezza di una certa, evidente maturità agonistica. Non più grintoso ed irruente ad oltranza, e quindi costantemente a rischio, Yazeed Al Rajhi ha potuto cosi distillare le sue migliori qualità di guida e di gestione della Gara. Ha vinto quando gli si è presentata l’occasione, la quarta tappa ad Al Ula, e si è concentrato sulla gestione del confronto con gli avversari diretti, ben presto il solo Lategan. Strada facendo, infatti, il Rally ha perso uno dopo l’altro i pretendenti favoriti, il Campione in carica Carlos Sainz, Sébastien Loeb, Joan “Nani” Roma, curiosamente tutti per incidenti simili. Oltre a Lategan si è dimostrato molto forte e “affidabile” Mattias Ekstrom, forse una delle più belle promesse “non-giovanissime” sulla quale scommettere.
Come abbiam scritto per la Gara delle Moto (copio e incollo), solo una disgraziata sventura poteva ridisegnare il destino della Dakar Arabia Saudita 2025. I giochi erano fatti, restava solo quel filo di incertezza che diventa insopportabile quando si è veramente vicini alla fine. Ma il filo al quale erano appesi quegli ultimi 62 chilometri non si è spezzato. L’ultima prova speciale è partita in linea, tutti insieme al colpo di cannone, a ondate di Macchine. Nessuna tattica possibile, solo la strategia del gas aperto. Ha vinto Lucas Moraes, un altro dei favoriti non… favorito dalla fortuna, davanti a Nasser Al Attiyah e Henk Lategan. Bello show finale, ma inutile: il risultato era già scritto!
© Immagini. ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, RallyZone, Ford, ItalTrans Media, Ford Performance, Dacia Media, Prodrive, Honda Monster, Fantic, KTM, Hero
Dakar Arabia Saudita 2025 Classifica Generale Finale Assoluta AUTO
1. Y. Al-Rajhi / T. Gottschalk, Toyota, 52h 52' 15''
2. H. Lategan / B. Cummings, Toyota, + 00h 03' 57''
3. M. Ekström / E. Bergkvist, Ford, + 00h 20' 21''
4. N. Al-Attiyah / E. Boulanger, Dacia, + 00h 23' 58''
5. M. Guthrie / K. Walch, Ford, + 01h 02' 10''
6. M. Serradori / L. Minaudier, Century, + 01h 12' 04''
7. M. J.C. Yacopini / D. Oliveiras, Toyota, + 01h 57' 47''
8. J. Ferreira / F. Palmeiro, Mini, + 02h 15' 57''
9. S. Quintero / D. Zenz, Toyota, + 02h 20' 04''
10. B. Baragwanath / L. Cremer, Century, + 02h 59' 26''