Dakar 2023-D6. Fotofinish. Incidente “Peter”-Sainz. Mistero Audi. Dud Sta Bene

Dakar 2023-D6. Fotofinish. Incidente “Peter”-Sainz. Mistero Audi. Dud Sta Bene
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Due Audi saltano via. Non c’è una foto, una spiegazione esauriente, o anche solo ragionevole, nemmeno un referto sicuro sullo stato di salute di Edouard Boulanger... il quale infine ci rassicura
7 gennaio 2023

Ha’Il, 6 Gennaio. Oggi sono saltate via due Audi. Una, quella di Peterhansel, era seconda, l’altra, quella di Sainz, a mezz’ora. A casa tutte due, o forse quella di Sainz ripartirà con El Matador felice come una Pasqua. Oggi pomeriggio il direttore del Team, Rolf Michl, aspettava notizie, noi le aspettiamo ancora. C’è un comunicato che dice ben poco. KM 212, due incidenti separati. Peterhansel era davanti quando Edouard Boulanger, il navigatore, ha lamentato dolore alla schiena dopo un atterraggio duro. Boulanger è elitrasportato in ospedale, dove è diagnosticata una ferita ma non danni permanenti, e sarà trasferito in Germania per ulteriori trattamenti. Peterhansel non è ferito. Carlos Sainz e Lucas Cruz non sono infortunati. Hanno invece danneggiato la sospensione della loro Audi. Stessa duna incidenti separati. Esperti di batterie alto-voltaggio sorvegliano il lavoro di riparazione della RS Q e-tron per ragioni di sicurezza. Auguri a Edouard. Una foto e i saluti. Per una nuova calandra di design una casa automobilistica è capace di produrre un film e di invitare mezzo mondo alla prima.

Non una foto che spieghi davvero, un video, una testimonianza, una parola sulla dinamica. Che genere di simultaneità si deve intravedere nei due incidenti. Una duna, un salto? Tagliata? Colpa o caso? Una sola foto su un piattone con le due macchine a pochi metri di distanza l’una dall’altra, nient’altro. Detta così le Audi potrebbero anche essere saltate su una mina!

Un po’ poco. Abbiamo cercato di raccogliere qualcosa. Non ci va di bere un bicchiere d’acqua, pulirci la bocca e tirare dritti. Intanto Edouard, Dud, è online ma non risponde al telefono, neanche a un messaggio. Magari dorme, lasciamolo riposare e aspettiamo che ci risponda che sta super bene. E infatti, e meno male, al mattino presto ci arriva il suo messaggio di risposta. Dud sta abbastanza bene (compatibilmente con la botta). Una vertebra fratturata ma stabile. Volerà in Germania per essere operato a Monaco dai medici Audi. Grazie mille, Dud, tutto questo ci rassocura.

Torniamo al doppio incidente. Gerini ci dice che a quella nota c’era una sinistra, che son arrivati lunghi, son andati dritti e hanno fatto un bel volo. Secondo un giornale spagnolo Peterhansel non ricorda il frangente, non ricorda di una duna quando si è spenta la luce, e quando si è riaccesa Dud era già fuori dalla macchina. Questo dice solo della violenza dell’impatto. Che sembrerebbe confermata dai danni alla macchina di Sanz, secondo Audi la sospensione, secondo altri anche danni alla scatola dello sterzo e alla batteria. Peterhansel parla di Pericolo di Tipo 2 sul road book, ossia un pericolo a vista. Ammette che andava troppo forte, forse per tenere a distanza Sainz e per cercare di recuperare terreno a Al Attiyah.

In mancanza di informazioni più chiare qualcuno chiede addirittura a Al Attiyah, il quale si scusa ma non può essere d'aiuto: era più avanti. E si scusa anche per il fatto che, sebbene provi un sincero dispiacere per la sfortuna che ha investito i colleghi, non sa come rispondere o come far suo il problema. Anche lui riferisce che in quel punto bisognava tenersi più da una parte. Siamo lontani, manca parecchio per vederci chiaro.

Disperiamoci ulteriormente. La settima Tappa delle Moto è stata cancellata, i Motard vanno in trasferimento. Gli Equipaggi Auto, invece, raggiungono Al Duwadimi, il bivacco tempestato dalla pioggia, con una Speciale di 333 chilometri, più due trasferimenti. 288 chilometri prima e 240 dopo. Un bel regalo, sì!

 

© Immagini ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI

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