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Jeddah, 30 Dicembre. Non tutti sanno, molti si. Per altri la situazione di sospensione perdura, in attesa e nella speranza di un risvolto… positivo. Abbiamo visto, Eugenio Amos, in corsa con un SSV Can-Am ufficiale, è fuori. Ha atteso a casa il “responso”, che non è stato buono, e ha annunciato il forfait che coinvolge anche il navigatore, Paolo Ceci. Un'autentica dannazione. Un anno di preparazione e di impegno a senso unico, e all’orizzonte la concreta possibilità di far ben più che una bella figura o un atto di presenza. Amos, il creatore delle Delta “rivisited” in chiave modernissima, è un Pilota vero, uno forte e determinato, con una innata intelligenza di gara che gli ha già fatto fare più di una differenza alla Dakar come agli omologhi Rally-Raid cinesi.
Paolo Ceci. “Sapete, lo sapete già. Da subito. riflettiamo amaramente sull’accaduto. Purtroppo Eugenio è risultato positivo e non potrà essere presente. Io sono al gate dell’aeroporto per rientrare in Italia. Purtroppo è andata così. Peccato, è stata una stagione bella, impegnativa, utile e promettente. Ma questa è la vita, queste sono le gare. È già carico per la prossima stagione. Partiremo probabilmente già dall’Eastern Safari. La cosa più importante è che lui sta bene, la ormai solita forma leggera di chi si è premunito. Il resto, boh. È sfortuna? Caso? Chi lo sa? È la un po’ la triste realtà, questo è certo. Grazie per il sostegno.”
La situazione di Danilo Petrucci, invece, è ancora stressante e del tutto in sospeso. Positivo ad un primo test PCR, come altri, Danilo si è sottoposto a un secondo tampone ed è in attesa dell'esito, così come tutta la Squadra.
Nel bene, come abbiamo visto De Villiers, Toyota Gazoo, e il nostro Lorenzo Fanottoli, e nel male, anche il nostro amico José Luis Criado, un senatore pioniere con una valanga di Dakar sulle spalle, è stato fermato, e ugualmente sotto tensione per l’incertezza di un test non convincente anche Sara Garcia.
Non è finita, la Dakar non può ancora partire in santa pace verso la sua 44ma edizione.
Non solo Covid alla Dakar: prima ancora di partire. Alexandre Pesci, Boss di Rebellion iscritto con uno dei suoi Buggy, ha visto la sua auto andare a fuoco durante lo shakedown del 29 mattina. Fine della storia per uno del Team più attivi.
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